L’Autorita’ Portuale di Gioia Tauro al Fruit Logistica di Berlino
L’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio, guidata da Andrea Agostinelli, sta partecipando al Fruit Logistica di Berlino, il salone leader mondiale della promozione dei prodotti ortofrutticoli, che si sta svolgendo a Berlino dall’8 al 10 febbraio, con lo scopo di promuovere il sistema imprenditoriale calabrese di settore, che attraverso il porto di Gioia Tauro ha un accesso diretto al mercato estero.
Come di consueto, da oltre dieci anni, l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio partecipa in sinergia e all’interno dello stand espositivo organizzato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Calabria, guidato da Gianluca Gallo, per presentare il porto di Gioia Tauro nel circuito mondiale del trasporto dei prodotti ortofrutticoli, che fanno parte della tradizionale eccellenza calabrese.
Nello specifico, l’Ente ha, così, inteso essere presente per supportare e promuovere le aziende presenti nelle aree portuali degli scali che fanno parte della propria circoscrizione. In un rapporto di supporto istituzionale, l’obiettivo è quello di offrire loro un vasto ventaglio di contatti e possibilità di incontri per stringere e sviluppare futuri accordi con i soggetti che, a vario titolo, fanno parte della filiera dei trasporti di settore a livello mondiale. Si tratta, infatti, di un appuntamento importante per gli operatori del settore ortofrutticolo internazionale, luogo di incontro di buyer, fornitori di profitti e servizi internazionali, che ogni anno si scambiano conoscenze sulle tendenze e sulle innovazioni del comparto, sui prodotti e sui servizi.
Anche in questa edizione, l’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio ha altresì preso parte allo stand della portualità italiana, guidato dall’associazione nazionale di settore Assoporti in collaborazione con l’agenzia Ice/Ita ed Invitalia, al fine di offrire una presenza collettiva del sistema logistico ed intermodale italiano in uno dei mercati strategici per il made in Italy.