l’Archivio di Stato ha presentato il saggio “Eccezione e Trascendenza. La teologia-politica di Carl Schmitt” di Vincenzo Musolino
Si è svolta venerdì 13 febbraio, alle ore 17:00, presso l’Archivio di Stato di Reggio Calabria, la presentazione del saggio “Eccezione e Trascendenza. La teologia-politica di Carl Schmitt” di Vincenzo Musolino (Disoblio Edizioni). Alla presentazione, moderata da Salvatore Spina (Ricercatore Università di Messina), sono intervenuti Mirella Marra (Direttrice Archivio di Stato di Reggio Calabria), Gianfranco Cordì (Filosofo), Salvatore Bellantone (Editore), Vincenzo Musolino (Autore del Saggio).
Salvatore Spina ha introdotto i lavori, sottolineando come a differenza di Autogrill, Aeroporti e altri non-luoghi che hanno invaso la nostra società privandoci della nostra identità, l’Archivio di Stato di Reggio Calabria è invece il perfetto opposto, uno dei baluardi in difesa dell’identità di un popolo, curandone la storia, i documenti e promuovendo incontri culturali per riflettere sul nostro tempo, come in occasione del saggio su Carl Schmitt di Vincenzo Musolino.
Mirella Marra ha chiarito come le sue intenzioni e quelle del suo staff sia proprio di far diventare l’Archivio, uno dei luoghi più antichi della città, di nuovo un luogo di Reggio Calabria, nel quale non ci si limiti a catalogare libri e reperti, curando la memoria, ma si svolgano incontri, convegni, mostre e presentazioni di libri, necessari per avere una diverse consapevolezza delle cose e del tempo.
Gianfranco Cordì ha evidenziato come, al di là dei partitismi strumentalizzanti avvenuti nel corso del ‘900, nell’opera di Vincenzo Musolino, Eccezione e Trascendenza. La teologia politica di Carl Schmitt, venga fuori uno Schmitt diverso, un pensatore universale che riflettendo sui concetti di autorità e di sovranità, ci consente di indagare l’attuale ordine delle cose. Chiarendo come il concetto di conflitto sia alla base del pensiero del filosofo-giurista, concetto che si snoda attraverso tre momenti essenziali – dialettica Amico-Nemico, dottrina dello Stato come risultante di una secolarizzazione dei concetti teologici, stato d’eccezione – Cordì ha spiegato come la storia stessa possa essere intesa come una secolarizzazione della teologia e come il decisionismo schmittiano, originantesi dal conflitto, possa inquadrarsi nel filone di pensatori come Eraclito, Hobbes, Hegel, oltrepassandoli, mettendo a fuoco il concetto di stato d’eccezione, che apre nuovi sentieri d’indagine paragonabili all’anomalia di Kuhn o alle correnti irrazionalistiche moderne che riflettono sulla questione della volontà.
Salvatore Bellantone ha spiegato l’importanza della presenza del testo di Vincenzo Musolino all’interno della collana di filosofia della Disoblio, perché consente di comprendere il nostro tempo focalizzando i momenti cruciali della storia dell’Occidente, nei quali il potere è passato da una figura a un’altra, mantenendo la struttura e la sostanzialità della teologia, e ha poi spiegato come il concetto di nulla normativo, introdotto da Schmitt e scandagliato minuziosamente da Musolino, interconnesso agli altri temi essenziali del pensiero schmittiano, sia l’argomento centrale per rivedere le attuali teorie dello Stato, gli ordinamenti e le costituzioni degli Stati.
Vincenzo Musolino, infine, ha delucidato i luoghi cruciali del testo, riportandoli al nostro tempo, e ha risposto alle domande di un pubblico numeroso e interessato all’argomento, chiarendo come alcuni pensatori, tra i quali Hume, Schmitt, Heidegger, siano sconosciuti alla nostra tradizione di studi, influenzando così il nostro modo di pensare e di intendere anche gli ordinamenti giuridici, facendoci intendere in maniera errata anche le principali teorie del diritto, persino quella liberale, a causa di concetti ossidati e abusati che si rifanno a pensatori della tradizione italiana e non a quella anglosassone o austriaca, che ammettono l’errore, il dubbio e la revocabilità della decisione.
È stata, in definitiva, una serata illuminante sulla storia di alcuni concetti che vanno maggiormente indagati per ripensare il sistema vigente e gli ordinamenti apparentemente privi di una via d’uscita dai problemi che affliggono nostro tempo.