Lamezia, Centrodestra: “La gestione dei buoni spesa non ci ha convinto””
Lamezia Terme, 09 mag – Ad un mese esatto dalla pubblicazione dell’avviso per la concessione dei buoni spesa, sono tantissime le famiglie che ancora aspettano una risposta da parte dell’amministrazione comunale. La gestione politica e amministrativa dei buoni spesa a Lamezia Terme, a nostro parere, è stata sbagliata e approssimativa”. A dichiararlo in una nota congiunta sono i consiglieri comunali di centrodestra Mimmo Gianturco, Ruggero Pegno, Pietro Gallo, Matteo Folino e Antonio Mastroianni.
“L’amministrazione comunale di Lamezia Terme – affermano – appena erogata la somma di 619mila euro da parte del fondo istituito dalla Protezione Civile Nazionale per distribuire aiuti alimentari alle famiglie più bisognose, ha deciso di inserire parametri e requisiti di accesso troppo stringenti, tagliando fuori, di fatto, moltissime famiglie in difficoltà.
Si tratta di incomprensibili scelte politiche locali e non di obblighi del Governo centrale che, invece, ha concesso alle amministrazioni comunali di determinarsi nei requisiti e modalità di erogazione”.
“Pleonastico – continua la nota – sarebbe l’esempio del requisito di disponibilità, al momento della domanda, di risparmi immediatamente liquidabili inferiori a € 2.000, mentre in altri comuni la stessa soglia è stata quantificata in € 7.000, così come l’inserimento nel calcolo reddituale anche delle varie indennità sociali per disabilità o dell’incompatibilità con la richiesta del bonus dei 600€ e della cassa integrazione che, peraltro, tantissime famiglie devono ancora percepire. Ulteriore aspetto negativo riguarda la previsione di una macchinosa modalità di richiesta, che obbliga i cittadini ad utilizzare una piattaforma online che, spesso, ha creato problemi tecnici nelle richieste ed ha prolungato i tempi di risposta e di accettazione della domanda, nonché l’erogazione del contributo economico. Altri comuni, invece, hanno utilizzato i classici canali mail e di posta elettronica certificata. Mentre in Italia si cerca di snellire le procedure amministrative, qui si continua in una farraginosa burocrazia e, infatti, è già trascorso un mese e moltissime famiglie sono ancora in attesa di ricevere tali buoni spesa e risolvere gravi problemi di fabbisogni primari”.
“Infine – concludono – non condividiamo, sperando che venga modificata, la scelta messa nero su bianco dalla giunta nella delibera numero 129 del 20 aprile, con la quale si è deciso che le eventuali somme eccedenti e, quindi, non erogate dal fondo per i buoni spesa, siano da suddividere fra coloro i quali hanno già usufruito del contributo economico.
Crediamo necessario che si faccia chiarezza su quanti soldi sono rimasti e, quindi, siano ancora erogabili. A tal scopo alcuni esponenti della nostra parte politica hanno chiesto ufficiale accesso agli atti per verificarne gestione ed erogazione. In attesa di ricevere la necessaria documentazione, invitiamo l’amministrazione a rivedere il punto 4 della delibera sopracitata, predisponendo un nuovo bando con requisiti differenti, per dare la possibilità di usufruire di tali buoni ad altri cittadini in difficoltà economica”.