L’allarme di Marziale: Stop al “gioco alla mafia” nei telefonini
La denuncia del sociologo alla Commissione Parlamentare Antimafia 28 APRILE 2014 – “È inconcepibile ed inaccettabile che un fenomeno criminale possa costituire motivo di gioco, facilmente accessibile a bambini e adolescenti”: è quanto denuncia il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, che si scaglia contro un’applicazione reperibile gratuitamente sui telefonini cellulari, denominata “Il gioco della mafia”. “La dinamica del gioco – spiega il sociologo – consiste nell’indurre i partecipanti a commettere reati sempre più gravi e scalare una carriera da
Marziale, sovente impegnato a incontrare le masse studentesche sul terreno della cultura della legalità, si dice: “Indignato, perché tutto ciò vanifica lo sforzo di quanti, ogni giorno, nel Paese sono impegnati a combattere un’emergenza educativa senza precedenti ed anche perché simili proposte ludiche offendono la memoria storica di un Paese che ha visto scorrere il sangue innocente di quanti non si sono piegati alla volontà di criminali senza scrupoli”. Il presidente dell’Osservatorio ha provveduto a segnalare la questione all’on. Angela Napoli, consulente della Commissione Parlamentare Antimafia: “Affinché – conclude – voglia informare l’organismo istituzionale ed avviare procedure idonee a salvaguardare i soggetti in età evolutiva da pericoli diseducativi non sottovalutabili”.