La visita di Don L.Ciotti al cantiere ReActioncity Women
Il progetto “ReActionCity Women”, sin dal suo inizio, sta riscuotendo consensi per la propria valenza sociale e culturale e per la propria forte carica di innovazione. Stamane, è arrivato un nuovo importante riconoscimento, quello di don Luigi Ciotti. Il leader di Libera si è personalmente recato in via Possidonea 53 ed ha visitato il bene confiscato alla ‘ndrangheta dove, dopo un percorso che sta mettendo insieme diverse realtà socio-istituzionali cittadine, avrà sede un laboratorio sartoriale curato da donne in difficoltà. «Queste sono le cose che nella vita “graffiano” dentro. Una piccola azione, ma che dà speranza. Che bravi, non avete fatto parole, ma fatti. E, mettendo tante persone insieme, state facendo vincere il “noi”» è stata la “benedizione” di don Ciotti all’interno dell’immobile che ospiterà l’attività economica della donne della coop “SoleInsieme”. Ad accogliere il celebre sacerdote da anni ed anni impegnato contro le mafie, alcuni dei protagonisti che stanno portando avanti con valori, impegno e competenze questo coraggioso ed ambizioso progetto: la professoressa Consuelo Nava, che, è insieme alla consigliera di parità della Provincia Daniela De Blasio, è promotrice di “ReActionCity Women”, il presidente dell’Agape Mario Nasone, la direttrice del carcere di Arghillà Maria Carmela Longo, i detenuti che stanno compiendo i lavori di riqualificazione, i giovani di Pensando Meridiano, curatori delle attività del “Cantiere evento” e del laboratorio “Recycle”, il presidente della Provincia Giuseppe Raffa, i responsabili del cantiere Cesare Sant’Ambrogio e Giuseppe Mangano, la presidente della coop “SoleInsieme” Giusy Nuri, Antonio Palma dell’Unipol, che ha offerto la copertura assicurativa della manodopera. Don Ciotti, accompagnato dal referente regionale di Libera Mimmo Nasone, ha attentamente ascoltato i particolari dell’iniziativa che vede il contributo anche di Comune, Confindustria e Confcommercio, ha osservato minuziosamente gli interventi finora realizzati e si è intrattenuto a parlare con i detenuti e la polizia penitenziaria. Una presenza, quella di don Ciotti, che si è rivelata l’ennesimo apprezzamento locale e nazionale per un progetto che punta a fare impresa mettendo insieme una realtà virtuosa e tanta generosità, per questo la professoressa Nava ha ricordato il contributo fondamentale alla fornitura dei materiali di Confindustria ed a quanti si attiveranno per continuare a sostenere la cooperativa delle donne anche dopo l’inaugurazione del laboratorio. Un progetto di cambiamento e di esperienza sui beni sequestrati e confiscati nell’ottica di una trasformazione da “beni sociali” in “beni collettivi” che serve a dare coraggio a chi vuole fare in città ed in generale sui temi del riscatto e della reazione come cittadinanza attiva. Insomma, un’azione concreta di legalità e di innovazione sociale e culturale, che, sin dai prossimi giorni, in occasione di singoli avanzamenti dei lavori, si aprirà alla cittadinanza con una serie di appuntamenti formativi, culturali e di informazione che caratterizzeranno il cosiddetto “cantiere evento”, sul quale, oltre che su “ReActionCity Women” in generale, ci si potrà informare sul sito www.reactioncity.com e sull’omonima pagina Facebook e su quella di Pensando Meridiano.