LA CALABRIA DEVE DOTARSI AL PIU’ PRESTO DEL CRCU.
Diverse sono le azioni che il Governo nazionale sta mettendo in campo per fronteggiare l’emergenza da coronavirus. La pandemia sta mettendo in ginocchio già il fragile sistema economico della Regione Calabria. I consumatori calabresi sono i più esposti a pagarne le conseguenze sia dal punto di vista della carenza dei servizi che dal costo più alto rispetto al resto d’Italia. Serve un attento controllo dei prezzi soprattutto per beni di prima necessità come quelli alimentari evitando speculazioni ed aumento indiscriminato dei prezzi più a largo uso. Così come è indispensabile ed urgente costituire al più presto il CRCU (Comitato Regionale dei Consumatori e degli Utenti) strumento essenziale per poter supportare le istituzioni – monitoraggio dei prezzi e delle tariffe, lotta all’usura, contrasto al sovraindebitamento, povertà digitale solo per citarne alcuni – in una fase di emergenza come quella che stiamo vivendo. In un quadro drammatico l’Adiconsum Calabria auspica che il Presidente della Regione Calabria On. Jole Santelli e la sua Giunta possano dare vita a politiche mirate che salvaguardino il potere di acquisto dei consumatori calabresi. La Regione Calabria deve -afferma Michele Gigliotti- attivare tutte le procedure necessarie per imporre condizioni unilaterali alle aziende che vendono servizi e beni di prima necessità (energia, luce, gas, acqua, rifiuti, telefonia, ecc..). Un caso su tutti sono le cosiddette fasce biorarie per il consumo della corrente elettrica. Numerosi contratti sottoscritti dagli utenti sono con costi più elevati durante il giorno e contenuti nella ore serali. E ‘ evidente che questo tipo di contratto non è conveniente in questo periodo straordinario con interi nuclei familiari costretti a stare a casa con consumi alti nelle ore giornaliere con alti costi legati al consumo. Bisogna intervenire subito. E’ il momento che le forze sane della Calabria collaborino insieme, ognuno per la propria parte, per arginare quanto più possibile gli effetti devastanti dell’emergenza covid19 alleviando sofferenze e difficoltà delle persone più deboli e bisognose.
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