Jazz’inn 2022 pronto a lanciare la carta di Roseto
Quattro OpenTalk per discutere del futuro dei borghi, sul turismo 4.0, sul valore di competenze e investimenti. Cinque giorni di confronti per dare vita alla Carta di Roseto, un modello condiviso di sviluppo sostenibile per i borghi.
Jazz’Inn 2022, fucina di idee e innovazione, che dal 27 settembre al 1ottobre ha popolato con investitori e stakeholder provenienti da tutt’Italia l’Antico Granaio di Roseto Capo Spulico, ha ospitato 3 OpenTalk (I borghi del futuro. Strategie per innovare nelle aree interne – Turismo 4.0. La nuova frontiera del viaggio, tra ricerca di esperienze e nuovi stili di vita – Competenze e investimenti. Confronto tra Università, organizzazioni di categoria, investitori e techbuyers) che rappresentano il penultimo passo di un lungo viaggio iniziato da Fondazione AmpioRaggio oltre sei anni fa.
Nella giornata di sabato 1 ottobre, questo percorso giungerà a meta con il varo della Carta di Roseto, un modello condiviso di sviluppo sostenibile per i borghi.
La nascita della Carta di Roseto parte da una semplice domanda: è possibile immaginare un nuovo modello condiviso di sviluppo sostenibile per un Paese che sta vivendo una lunga stagione di declino, tra crisi delle imprese e spopolamento dei territori? La Fondazione Ampioraggio, nella giornata di oggi, venerdì 30 ottobre, sottoporrà ai principali partner (tra cui Invitalia, InfraNet, Borghi Autentici d’Italia, Il Comune di Roseto Capo Spulico) un documento su cui discutere, che terrà conto dei report emersi in questi giorni di Jazz’Inn, dai dati raccolti dagli OpenTalk, e dell’esperienza maturata nelle sei edizioni di Jazz’Inn. Questo lungo viaggio ha messo in evidenza come la connettività e la condivisione dell’azione, coordinata, moltiplica i risultati conseguiti, creando sinergie che a loro volta generano riverberi fattivi e concreti, di cui beneficiano le comunità, i borghi, il territorio, le aziende. La carta di Roseto, dedicata al borgo nel quale sarà presentata, punta quindi ha individuare le coordinate costanti di uno sviluppo reale, sostenibile, che sia applicabile e replicabile, che miri sull’open innovation come grimaldello che per aprire le serrature del domani, nel quale le soluzioni nascono da un confronto di idee attraverso le quali delocalizzare la globalizzazione per un nuovo patto sociale.
La carta di Roseto sarà al centro dell’Open Talk conclusivo che si terrà sabato 01 ottobre intitolato “La carta di Roseto. Un modello condiviso di sviluppo sostenibile per i borghi” e che vedrà la moderazione e partecipazione di Giuseppe De Nicola Direttore Fondazione Ampioraggio Onlus, Rosanna Mazzia Sindaco del Comune Roseto Capo Spulico, Massimo De Toma, Vice Presidente della Fondazione Ampioraggio ONLUS, Guglielmo De Gennaro, Public procurement and innovation purchases Manager Area “Innovation of the Public Administration” dell’Agenzia per l’Italia Digitale, Eleonora Fratesi, Presidente Infratel Italia SpA, Gian Marco Verachi, Responsabile Resto al Sud Agenzia Nazionale per lo Sviluppo – Invitalia SpA,. I saluti finali saranno affidati a Giovanna Ruggiero, Presidente, Fondazione Ampioraggio ONLUS, Simone Caporale, membro del Consiglio Amministrazione, Fondazione Ampioraggio ONLUS, Flavia Marzano. Presidente Comitato Scientifico, Fondazione Ampioraggio ONLUS che annunceranno anche il recente riconoscimento giuridico ottenuto da Ampioraggio come Fondazione di Partecipazione e Organismo di Ricerca.