Intervento record eseguito con il supporto del tavolo anatomico 3D dell’Università della Calabria
Una pagina di buona sanità, resa possibile grazie alla sinergia sempre più stretta tra Unical e ospedale dell’Annunziata di Cosenza. L’utilizzo di una tecnologia innovativa come il tavolo anatomico tridimensionale messo a disposizione dall’Università della Calabria, ha consentito all’equipe coordinata dal professore Unical e primario di Chirurgia generale, Bruno Nardo, di asportare un tumore maligno di 10 kg, salvaguardando nel contempo tutti gli organi coinvolti come il rene, lo stomaco e l’intestino.
L’equipe era composta da Marco Doni e dai due specializzandi, Daniele Paglione e Sara Osso, con la collaborazione del personale infermieristico, in particolare della strumentista Ivana Astorino e Luisa Panza, oltre che del referente del blocco operatorio Giuseppe Marano. A condurre e gestire la delicata fase dell’anestesia, per circa 8 ore di intervento, Stefano Granieri coadiuvato dalla specializzanda Mara Gentile.
Già ad aprile dello scorso anno l’equipe di lavoro aveva rimosso, in una giovane donna, una neoplasia di 7 kg e mezzo, che inglobava il rene destro e parte del colon, paziente che a distanza di 12 mesi, sta bene ed è senza recidiva.
Ma quello che sembrava un record non facilmente eguagliabile, è stato superato grazie ad un intervento unico in Italia, estremamente complesso, che ha restituito ad una vita normale un uomo settantenne, originario di Corigliano. Il tavolo operatorio tridimensionale – che viene utilizzato anche per scopi didattici – è stato fondamentale nella fase preoperatoria, consentendo di riprodurre in tre dimensioni le immagini della tac addominale del paziente.
L’apparecchio dell’Università della Calabria ha rappresentato le singole strutture anatomiche con un altissimo livello di accuratezza e precisione, consentendo di simulare l’intervento chirurgico nei minimi particolari. Inoltre, grazie ad un collegamento telematico, l’equipe medica nel corso dell’operazione ha potuto acquisire ulteriori dati forniti dal tavolo 3D, che si sono rivelati importantissimi per la corretta esecuzione dell’intervento chirurgico.
«È stato possibile raggiungere questo eccezionale risultato – ha spiegato Bruno Nardo – non solo per le elevate competenze dei medici ed infermieri dell’Azienda Ospedaliera di Cosenza, diretta dal commissario Vitaliano De Salazar, ma anche per la preziosa collaborazione offerta dai professori e ricercatori del nuovo corso di Medicina e chirurgia TD (Tecnologie Digitali) dell’Università della Calabria, e dal rettore Nicola Leone che ha voluto fortissimamente il tavolo anatomico all’Unical. Uno strumento che da circa un anno viene utilizzato dalla nostra equipe, assieme al ricercatore Rocco Malivindi, per la pianificazione preoperatoria dei casi clinici più complessi».
Le innovazioni e le soluzioni tecnologiche rappresentano un valore aggiunto per la sanità calabrese, e di questo si parlerà nell’Aula Magna dell’Università della Calabria, dal 18 al 20 maggio, nel corso del Congresso nazionale della Società italiana di Patologia dell’apparato digerente, alla presenza di decine di esperti nazionali ed internazionali.