Il presidente della Regione Mario Oliverio ha chiesto l’intervento del Governo a favore dei lavoratori della Provincia di Vibo Valentia.
Il presidente della Regione Mario Oliverio, a Roma per importanti impegni istituzionali, continua a seguire con grande apprensione l’evolversi della protesta dei dipendenti della Provincia di Vibo Valentia ormai giunta al terzo giorno consecutivo.
Come è noto una delegazione di questi lavoratori, esasperata perché non più in condizione di affrontare le scadenze quotidiane e di far fronte alle spese minime di sopravvivenza, nei giorni scorsi è salita sul tetto dell’edificio che ospita l’Ente e minaccia azioni eclatanti.
Il Governatore della Calabria, che è in continuo contatto con il consigliere regionale Michele Mirabello che lo tiene costantemente informato sull’evolversi della situazione, questa mattina ha incontrato nella Capitale il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Luca Lotti, a cui ha espresso forte preoccupazione per questa vicenda che riguarda 372 dipendenti che non percepiscono lo stipendio da diversi mesi a causa del grave dissesto finanziario dell’Ente.
Oliverio ha informato il Sottosegretario della Presidenza del Consiglio sul fatto che, per circa due anni, sebbene con notevoli difficoltà e senza alcuna regolarità a causa della situazione di dissesto, la Provincia è riuscita a retribuire i lavoratori.
“Negli ultimi cinque mesi, però -ha proseguito il presidente della Giunta regionale- le casse e le risorse dell’Ente non consentono più l’erogazione degli stipendi e, soprattutto negli ultimi giorni, stiamo assistendo ad una evidente esasperazione degli animi ed ad una degenerazione della protesta per la quale si cominciano a temere possibili disordini o incidenti che finora, per fortuna, sono stati scongiurati.
Il Consiglio Regionale della Calabria nella seduta del 16 Giugno u.s. ha licenziato le “disposizioni urgenti per l’attuazione del processo di riordino delle funzioni a seguito della legge 7 Aprile 2014 n. 56”, attraverso le quali ovviamente solo una parte del personale attualmente in carico all’Ente transiterà nei ruoli regionali (da una proiezione circa 90 su 372) consentendo in prospettiva solo un parziale alleggerimento dello stato di difficoltà finanziaria. Come Regione non possiamo fare di più. A questo punto deve intervenire lo Stato”.
“Ti chiedo –ha concluso Oliverio rivolgendosi a Lotti- di valutare insieme al Governo qualsiasi ipotesi di intervento che consenta di sollevare l’Ente dalle suddette difficoltà finanziarie e ridare serenità ai lavoratori ed alle loro famiglie”. f.d.