Il poeta Paolo Giordani è tra gli ospiti del noto festival “Il Federiciano”
Paolo Giordani, di Foligno, classe 1941, sarà uno degli ospiti del festival “Il Federiciano”, l’importante rassegna poetica che si svolge in Calabria e precisamente a Rocca Imperiale (Cosenza). Presenterà infatti il suo libro fresco di stampa, dal titolo “Ingenuità”: un florilegio di poesie che riportano all’essenzialità dell’esistenza, ai sentimenti e valori genuini, a ciò che davvero conta al mondo, in un’epoca, come la nostra, così assorbita dal superfluo. Parole che riconducono al nucleo fondante della vita, come l’amore verso Dio, gli affetti, soprattutto nei confronti della mamma, che è stata il motore di quest’opera, nata con una finalità ben precisa: mettere ordine nei fogli sparsi e compattarli in un libro, per «avere qualcosa di stampato per ricordare il 40° anniversario della scomparsa di mia madre». La poesia diventa quel ponte che supera barriere spaziali e temporali, aprendo un dialogo con chi non c’è più.
«Ho sentito la necessità di continuare a parlare con mia madre come prima – prosegue Giordani -. A coloro che si accosteranno per leggere questo piccolo libro, voglio precisare che potranno conoscere non certo un poeta, ma un innamorato del mistero grande dell’amore in tutte le sue manifestazioni: verso Dio, verso le creature e verso il creato. Amore che non è tale disgiunto dal dolore: da qui la tristezza che aleggia ovunque negli scritti».
Dalle poesie traspaiono anche saggezza e serenità, un linguaggio sobrio, in grado di comunicare immediatamente, e aprire allo stesso tempo una riflessione scavando in profondità. Alcuni esempi ne sono i versi della poesia “Pioggia d’amore” (“Scopre e penetra la natura / il mistero profondo della vita / senza interrogarsi, / senza ricordare l’ora dell’aridità, dell’arsura, / senza rimpiangere il sole”) o quelli della poesia “Autunno” (“Scendono una ad una / tacite foglie vermiglie, / quasi gocce di sangue, / che la pianta dona alla terra / a coprirsi prima dell’arrivo del gelo. / È tempo di riposo.”), insieme a tanti altri, che si possono rintracciare nella lettura del libro.
La validità dell’opera, riconosciuta dagli organizzatori del festival (che si terrà dal 27 luglio al 4 agosto a Rocca Imperiale), ha consentito la partecipazione dell’autore folignate in un contesto di grande prestigio. Giordani, infatti, condividerà la scena con poeti noti, sia italiani che internazionali: come Franco Arminio, Giuseppe Aletti, Davide Rondoni, Francesco Gazzè, Dato Magradze (il più importante poeta della Georgia di cui ha scritto l’Inno Nazionale) e tante altre affermate personalità del mondo della cultura. Parteciperanno alla rassegna, inoltre, artisti del calibro di Antonella Ruggiero, Gianluca Grignani (che ha ricevuto diversi premi per l’aspetto letterario dei testi delle sue canzoni), e Mogol che terrà un incontro insieme al cantautore Gianmarco Carroccia (così somigliante fisicamente e vocalmente a Lucio Battisti). Una cornice desiderabile per qualsiasi poeta o aspirante tale. «La sensazione che provo per la partecipazione all’evento è del tutto ineffabile: non trovo parole adatte per esprimerla. Ormai vecchio e stanco, prossimo alla fine, non avrei mai osato presentarmi in un simile insieme di personalità. Ma chissà, forse potrò ancora essere utile a qualcuno per trovare il modo di esprimere ciò che sente nell’intimo, come io ho fatto».