Il Museo diocesano partecipa alla MuseumWeek 2020
In seguito alla chiusura disposta per l’emergenza COVID il 9 marzo scorso il Museo diocesano di Reggio Calabria non ha mai interrotto la propria attività, né lo studio e la cura dei progetti in corso e futuri.
In particolare, dall’11 al 17 maggio il Museo aderirà alla settima edizione della MuseumWeek, il primo festival culturale internazionale dedicato agli istituti museali presenti sui social media.
In considerazione della pandemia che ha colpito i Paesi del mondo intero, sarà ‘togetherness’ (stare insieme, solidarietà) l’hashtag scelto come tema per l’edizione MuseumWeek 2020 al fine di sottolineare come la cultura, l’arte e il libero pensiero creino legami, diano un senso alle nostre vite e realizzino le nostre aspirazioni più forti.
L’invito rivolto ai Musei è quello di partecipare all’evento postando su Twitter, Instagram e Facebook contenuti originali secondo l’indicazione ‘7 giorni, 7 temi, 7 hashtag’.
Gli hashtag che ispireranno i post pubblicati dai Musei del mondo intero, giorno dopo giorno, saranno i seguenti:
11 maggio #EroiMW
12 maggio #CulturainQuarantenaMW
13 maggio #InsiemeMW
14 maggio #MomentialMuseoMW
15 maggio #AmbienteMW
16 maggio #TecnologiaMW
17 maggio #SogniMW
Dal 9 marzo il Museo diocesano di Reggio Calabria, consapevole di vivere un tempo sospeso, ma non meno carico di valore, ‘tiene compagnia’ al suo pubblico e raggiunge anche chi non ne ha mai varcato la soglia, pubblicando, a cadenza bisettimanale, sui profili social post ricchi di contenuto e corredati da gallerie di immagini.
Quella promossa in queste settimane è una narrazione che, partendo dalle sale espositive, si estende al territorio diocesano, avendo per tema il patrimonio culturale ecclesiastico: sono storie di opere e di uomini, intrecci d’arte e devozione talora poco noti o addirittura inediti. Sui social trova spazio, in particolare, il racconto di eventi (mostre, conferenze, restauri) e incontri vissuti nel primo decennio di apertura del Museo inaugurato il 7 ottobre 2010: una sorta di prezioso album dei ricordi che è sprone a progettare per l’immediato futuro esperienze nuove, in particolare didattiche e con modalità digitali, che incontrino il pubblico del dopo COVID.