I Scaddateddi: un lento viaggio tra farine, tradizioni grecaniche, preparazione e gusto.
Da qualche anno si è posta nuovamente l’attenzione sulla filiera dei grani, tra le produzioni agricole internazionali più diffuse. Ma proprio per questo tra le colture più sofisticate, soprattutto dal punto di vista genetico.
C’è comunque una fitta rete di agricoltori, mugnai, fornai, pastai, attenta e interessata alla valorizzazione dei grani tradizionali e all’adozione dell’agroecologia quale sistema produttivo sostenibile .
La giornata dedicata a “scaddateddhi”, dolce tipico dell’areale di Bagaladi e San Lorenzo, è il pretesto ludico e culturale per un approfondimento sulle usanze del luogo, per incontrare gli artigiani e carpirne tecniche e segreti, per la valorizzazione della filiera del grano.
L’iniziativa è organizzata e promossa dalla “Comunità Slow Food dei grani tramandati in Aspromonte e dei cibi della memoria storica” che opera sul territorio dal 2010 con l’obiettivo di sensibilizzare gli agricoltori a riprendere terreni vocati alla cerealicoltura e seminare varietà tradizionali che ben si adattano a queste latitudini. Il grande impegno della Comunità ha determinato un aumento della superficie coltivata a grano locale, una richiesta maggiore di farine dagli stessi grani, una sensibilizzazione dei trasformatori all’utilizzo di queste farine nei prodotti da forno.
Con la collaborazione della Coop. Fra. Do. Ro. e l’Antico Forno 1930, nella giornata del 10 marzo presso la Porta del Parco di Bagaladi, si potrà assistere a tutto il processo per la realizzazione dei tradizionali dolci, oltre a una visita al Museo dell’Olio.
La “Comunità Slow Food dei grani tramandati in Aspromonte” aderisce alla rete tematica SLOW GRAINS ITALIA.