Giorgio Castella, lettera ai compagni smarriti,delusi,offesi

Ho usato l’appellativo “compagni” come richiamo ai valori della sinistra. La parola“compagni” rappresenta un segno di appartenenza, di riconoscimento e di condivisione ad un progetto comune di società. Oggi viene assopita,non viene più pronunciata e forse molti illuminati sperano di cancellarla definitivamente dal linguaggio politico. La stessa sorte si riscontra anche per le canzoni di lotta dei lavoratori e persino per l’inno dell’Internazionale Socialista che rappresenta l’unità di tutti i lavoratori del mondo come opposizione al capitalismo.
I partiti della sinistra avevano la loro identità, ti davano idealità e la forza di lottare per costruire lo stato sociale. La loro azione nel Parlamento era in sintonia con i bisogni del Paese;curavano i territori ed erano protagonisti durante le lotte sociali. Tutto è cambiato. Si fa strada l’individualismo che fa accrescere l’egoismo verso il dio denaro,la corruzione e l’immoralità politica.
Difronte a tanto squallore non possiamo essere indifferenti. E’ necessario agire! Non posiamo accettare di essere spettatori del declino politico della sinistra. Tutto ciò avviene in un momento particolare della vita del Paese dove la pandemia provoca dolore a tante famiglie,inoltre ha messo in ginocchio il tessuto economico provocando la chiusura di molte attività produttive e di conseguenza nuovi disoccupati. Nonostante ciò alcuni Deputati e Senatori sono molto impegnati nei giochi di palazzo; pur di acquisire maggiore potere a fini personali, organizzano la caduta dei Governi imbastendo futili motivi. Ciò è avvenuto anche per il Governo guidato da Giuseppe Conte. La determinazione dei faccendieri a non dare la fiducia al Presidente del Consiglio Conte, ha costretto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a dare l’incarico a Mario Draghi.
A sostenere tale Governo sono forze politiche con visione politiche alternative tra loro come la Lega e Partito Democratico. Tutto ciò provoca un imbarbarimento della politica;inoltre, ha messo in luce il declino dei partiti, più attaccati alle poltrone e meno attenti ai bisogni della collettività. La sinistra può governare assieme a coloro che fomentano l’odio sociale,l’intolleranza ,il razzismo ? Tutto ciò non trova un consenso popolare. La sinistra e in particolare il PD non possono far parte di questo Governo;non c’è nessuna motivazione per giustificare tutto ciò. Quello che serve è una opposizione responsabile che valuta i provvedimenti utili per il Paese.
Cari compagni e compagne,per costruire l’alternativa alla destra di Salvini e Meloni è necessario unire il popolo della sinistra. Il partito democratico deve prendere atto che la sua forza elettorale sono i compagni che operano nei territori e ascoltano le istanze dei cittadini; qui trova la sua identità. Come si può rivitalizzare il ruolo del partito nella società? Dando spazio alla nuova gioventù di uomini e donne; porre fine alla conflittualità fra gruppi dirigenti;liberarsi degli arrivisti a tutti i livelli che operano all’interno del partito per affinità personali ; rilanciare i valori della sinistra costruendo un progetto di società assieme ai cittadini.
Per realizzare tutto ciò è necessario partire dalla lotta contro la corruzione, che ha esteso i suoi tentacoli anche sulla sanità; promuovere una mobilitazione di massa per spezzare la logica del profitto sulle vaccinazioni;unire Nord e Sud del Paese attraverso la coesione sociale.
Il partito democratico non si può chiudere a riccio, deve essere un partito aperto a tutti i progressisti se vuole assolvere al suo ruolo di classe dirigente del Paese,ma anche come una forza serena e di speranza per tutta la società.

NB. Giorgio Castella : ha maturato la sua esperienza politica e sindacale a Milano,partecipando attivamente alle lotte studentesche “dell’autunno caldo” nel 68. Ha fatto parte dell’esecutivo del Consiglio di Fabbrica dell’Istituto Farmaceutico De Angeli e del direttivo farmaceutico della Camera del Lavoro di Milano.
E’ autore del libro Un Calabrese a Milano,(anno 2003) editore Teti,de La vita di Fortunato Seminara a Pescano,(anno 2008) editore Pellegrini,Lotte e Libertà storie di donne e uomini antifascisti ,(anno 2013) Sveglia l’Umanità non si arresta,(anno 2020) Città del Sole Edizioni. Dei racconti Il Medico dei poveri,La Raccoglitrice di olive su Liberetà.