Giannetta, la citta’ Metropolitana si prenda cura della viabilita’

Il Consigliere regionale di Forza Italia Domenico Giannetta, dichiara: “La Città Metropolitana dia ascolto alla protesta dei cittadini di Oppido Mamertina e provveda con urgenza a prendersi cura della viabilità”.
Il consigliere forzista commenta: “Il passaggio di competenze dalla Provincia alla Città Metropolitana è stata una mannaia per la nostra viabilità interna. Dopo sei lunghi anni dalla nascita dell’Ente siamo ancora costretti a muoverci su strade colabrodo, insicure e al limite dell’indecenza”.
Giannetta continua: ”Per questo comprendo lo spirito che anima i cittadini che protestano e fanno sentire la propria voce. Che giunga alle istituzioni preposte, perché queste diano le giuste risposte e non trascurino, ancora una volta, lo stato di disagio in cui versano le strade dei nostri centri pre-aspromontani”.
“Diversa cosa avvenne quando la viabilità era di competenza provinciale. Durante il mio mandato di assessore provinciale alle attività produttive – ricorda Giannetta – abbiamo messo in campo numerosi interventi per adeguare quei tratti di strada a Oppido: dalla bitumazione, alla regimentazione delle acque, alla costruzione di cunette e muretti di contenimento, all’adeguamento dei guard-rail e altre opere necessarie alla manutenzione e alla messa in sicurezza delle strade, oltre che alla segnaletica verticale e allo sfalcio”.
“Opere che non bastano mai e che devono essere costantemente riprogrammate”.
“Fa dunque piacere quanto meno la notizia che la SP 29, ovvero il tratto di strada denominato Quadrivio San Bartolo – Ferrandina sarà a breve destinatario di un intervento di bitumazione per una larghezza di 6,80 metri e una lunghezza di 2 chilometri e 100 metri il cui appalto è stato già affidato e quando le condizioni meteo lo consentiranno si procederà con i lavori”.
Infine Domenico Giannetta conclude: “La viabilità interna è vitale per i nostri paesi. La Città Metropolitana non può essere governata dentro il Palazzo, trascurando le singole realtà che la compongono”.
Caterina Sorbara