Epic Festival, a Bova poesia, musica, cinema e teatro incontrano il borgo
Il reading/spettacolo “Ossa di Crita” di Massimo Barilla con musiche dal vivo di Luigi Polimeni, “Fimmine” di Astragali, la replica di “Spine” di Mana Chuma e i corti cubani
Il borgo di Bova si conferma vivace fucina culturale, in occasione della prima edizione di Epic Festival, Esperienze Performative di Impegno Civile, in svolgimento nel borgo grecanico fino al prossimo 22 agosto. La necessità di non assembrarsi alimenta un’atmosfera intima e raccolta, creando una preziosa opportunità di riscoperta del borgo in ogni suo suggestivo angolo.
Promosso da Mana Chuma Teatro, in collaborazione con Il teatro delle Rane e Play Music Festival – associazione Soledad e con il sostegno della rete Latitudini, Epic Festival è patrocinato dal comune di Bova ed è finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi culturali non storicizzati annualità 2019.
Anche oggi un ricco programma di appuntamenti. I corti “Democracia” di Borja Cobeaga e “La media pena” di Sergio Barrejón, questa volta della Scuola Internazionale di cinema, televisione e video Eictv di Cuba, saranno protagonisti delle proiezioni che a partire dalle 18:30 animeranno il museo di Lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs.
Alle 19, piazza di Brigghi farà da cornice al reading/spettacolo ispirato alla raccolta poetica in lingua dialettale “Ossa di Crita” di Massimo Barilla, pubblicata da Mesogea Edizioni, e arricchito dagli interventi musicali originali di Luigi Polimeni al piano, synth e theremin. Ad attendere il pubblico un intenso tributo alla lingua dell’anima e della memoria per narrare un legame ancestrale con la terra di origine, immerso in un intimo ricordo paterno.
Seguirà alle 21:15 al parco delle Rimembranze, lo spettacolo “Fimmene” Astragali Teatro di Fabio Tolledi e Anna Cinzia Villani, quest’ultima in scena con Roberta Quarta e Simonetta Rotundo. «A segnare questo spettacolo è l’intreccio tra l’aspetto canoro e quello recitativo, tra i nostri canti e i testi poetici di Fabio Tolledi, tra i quali anche una sua originale rivisitazione in lingua neosalentina del Cantico dei Cantici della Bibbia. Sempre la dimensione della donna sarà al centro di questo viaggio musicale e teatrale, ispirato alla sapiente contaminazione tra la Grecìa salentina e la Grecìa calabrese», ha spiegato l’attrice e cantante Roberta Quarta.
Uno spettacolo che suggella il sempre più intenso rapporto tra Mana Chuma e Astragali Teatro, la compagnia pugliese dal respiro intensamente mediterraneo, da tempo impegnata su uno scenario internazionale nella ricerca poetica e sonora e dal 2012 sede del Centro Italiano dell’International Theatre Institute dell’Unesco, di cui anche Mana Chuma è socia dallo scorso inverno. Un’esperienza di grande spessore e una rete che mette insieme sei realtà italiane impegnate in attività di co-progettazione internazionale in ambito teatrale.
Alle ore 23 la serata si concluderà con la replica di “Spine”, nella piazzetta Surizzu, ieri in scena nel borgo in prima nazionale. La nuova produzione originale di Mana Chuma Teatro, interpretata da Stefania De Cola, Mariano Nieddu, Lorenzo Praticò, di cui Salvatore Arena e Massimo Barilla hanno curato la drammaturgia.
Bova, 19 agosto 2021
La prima nazionale di “Spine”, una delle due produzioni 2021 di Mana Chuma Teatro, si incastona tra il seminario Core-Cori: la voce che tesse” a cura di Fabio Tolledi di Astragali teatro e le proiezione dei corti baschi targati Kimuak, in collaborazione con il Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano. Chiuderà, in serata, Davide Ambrogio in concerto.
Prosegue nel segno del teatro, del cinema e della musica che incontrano la comunità e intrecciano con i luoghi legami speciali e suggestivi, Epic Festival, promosso da Mana Chuma Teatro, in collaborazione con Il teatro delle Rane e Play Music Festival – associazione Soledad e con il sostegno della rete Latitudini. Il festival è patrocinato dal comune di Bova e finanziato dalla Regione Calabria nell’ambito dell’avviso pubblico Eventi culturali non storicizzati annualità 2019.
La prima nazionale di Spine stasera alle ore 21:15 in piazzetta Surizzu
Scritto e diretto da Salvatore Arena e Massimo Barilla, lo spettacolo è interpretato da Stefania De Cola, Mariano Nieddu, Lorenzo Praticò.
«Il lavoro è espressione di una drammaturgia nella quale crediamo molto e che rivisita i classici in chiavi moderne e inedite. Questo lavoro indaga l’Otello di Shakespeare che diventa pretesto per i protagonisti per narrare la loro storia. Un girotondo di perdenti che si muovono come le foglie degli alberi di notte. Un racconto a più voci, intessuto di urla gridate sottovoce», ha spiegato Massimo Barilla che con Salvatore Arena ha curato la drammaturgia.
«Una falsa tragedia che si alterna a commedia intrisa di lacrime in cui i tre personaggi attraversano le loro solitudini muovendosi in un rettangolo di storia che ha le vesti di una locanda. Tre fantasmi: Magdalena e Lucio, una locandiera e suo marito che hanno perso un figlio, e un becchino. “Spine” è tutto questo, un’esperienza che ci pone di fronte alla nostra fragilità, ci fa sorridere e al contempo inorridire, mostrandoci quanto di terribile ci possa accadere», ha spiegato ancora Salvatore Arena.
Il seminario “Core-Cori: la voce che tesse” – ore 17:30 Museo di Lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs
Fabio Tolledi di Astragali teatro condurrà un approfondimento sulla tradizione Salentina e Grecanica dei canti delle donne e sui punti di contatto tra la Grecìa salentina e la Grecìa calabrese. Si tratta di un’originale indagine sulle dimensione etno-antropologico di tutta l’area che ispirano anche lo spettacolo “Fimmene”, in programma domani, di Fabio Tolledi e Anna Cinzia Villani, quest’ultima in scena con Roberta Quarta e Simonetta Rotundo.
«Durante il seminario eseguiremo dei canti a supporto dell’intervento teorico di Fabio Tolledi e degli esiti del suo ultraventennale studio del ricco patrimonio culturale delle danze e dei canti salentini, quest’ultimi raccolti e tramandati dalle donne e che parlano delle donne», ha spiegato la cantante e attrice di Astragali Teatro, Roberta Quarta.
Corti baschi targati Kimuak – ore 20 Museo di Lingua Greco-Calabra Gerhard Rohlfs
Tornano protagonisti anche oggi i corti baschi della filmoteca Kimuak in collaborazione con il Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, diretto da Federico Sartori e Iris Peralta, in programmazione già da ieri e fino al 21 agosto. Questa la selezione di oggi: “7:35 De la mañana” di Nacho Vigalondo, “Traumalogía” di Daniel Sánchez Arévalo, “Ancora lucciole” di Maria Elorza, “Beerbug” di Ander Mendia.
Davide Ambrogio in concerto – ore 23, Parco delle Rimembranze
Chiuderà questa giornata di festival la musica di Davide Ambrogio (voci, lira, chitarra con matite, tamburo a cornice, zumpettana, live looping, live electronics) con le sue molteplici dimensioni canore capaci di tradurre un’espressione vocale legata alla tradizione orale Aspromontana calabrese in elementi sonori contemporanei, nel segno di una ricerca timbrica, melodica e ritmica in grado di svelare verità ed evocare suggestioni.
Bova, 18 agosto 2021