Disabili della provincia di Reggio Calabria sempre a bocca asciutta!
L’Associazione “AMICI DI NICOLA” in quanto O.D.V. per la tutela dei diritti delle persone con disabilità, dopo vani tentativi di relazionarsi con i responsabili della ASP, con una pec illustra, al Ministro per le disabilità On. Lorenzo Fontana, Al Garante della Privacy On. Presidente Antonio Giuseppe Soro, il Dipartimento tutela salute Regione Calabria, il Prefetto di Reggio Calabria D.r Michele di Bari, il Distretto Sanitario Locride sud Asp R.C, la Direzione Generale ASP R.C. D.r Giacomino Brancati, iL DIRETTORE SANITARIO AZIENDALE ASP R.C. D.R PASQUALE MESITI, del potenziale pregiudizio della privacy e dei diritti delle persone con GRAVISSIME DISABILITA’ della provincia di Reggio Calabria in merito AL DONDO PER LA NON AUTOSUFFICENZA. La Regione Calabria aveva stanziato per le disabilità gravissime con DGR 364/2016 (Provvedimenti in favore di persone affette da disabilità gravissime) la cifra di 4.800.800 € , e cioè il 40% del Fondo non autosufficienza 2014 che è andato alla Calabria (totale 12.002.000 € ). Visti i ritardi dei comuni nell’utilizzo del FNA 2013 si era convenuto di far passare la quota destinata alle disabilità gravissime con il tramite delle ASP e di riconoscere per la prima volta in Calabria a tutte le disabilità gravissime, così come avviene ormai da tanti anni in altre regioni, un assegno di cura condizionato all’acquisto di servizi di cura e assistenza da parte della famiglia, ovvero, alla fornitura diretta dei servizi assistenziali da parte dei familiari (caregiver). L’importo dell’ assegno era stato fissato a 600 euro. Allo stato attuale, trascorso circa un anno e mezzo di passaggi burocratici e metodi farraginosi adottati dagli addetti della Asp RC, nonché visite a domicilio degli utenti, in data 16/07/2018 viene pubblicata una graduatoria nominativa con delibera ASP n. 0876 a questo link: http://www.asp.rc.it/files/upload/PortaleBando/allegati/delibera%20%20graduatoria.pdf
(nota rimasta online solo per pochissimi giorni, e poi ripubblicata senza nomi per questioni di privacy), infatti si trattava dell’elenco completo di 440 DISABILI GRAVISSIMI aventi diritto del contributo in questione ma solo i primi 196 in graduatoria forse riceveranno il beneficio del contributo. Quindi, questo documento invitava gli utenti a prenderne visione e qualora l’avessero ritenuto opportuno, avrebbero potuto avanzare ricorso entro 30 giorni dalla deliberazione stesa. Tuttavia, sarebbe inutile avanzare istanza di accesso atti sapendo a priori che il Dlgs 97/2016 (legge sulla trasparenza) prevede che la pubblica amministrazione debba rispondere in 30 giorni, stessi tempi della delibera n. 0876 del 16 luglio 2018 che recita < < gli utenti in graduatoria possono fare ricorso entro 30 giorni>>. Quindi, con queste condizioni come potranno gli utenti fare eventuale ricorso nei tempi stabiliti? Praticamente penalizzati a norma di legge! infatti è un paradosso. inoltre, chi non usa Internet e non è a conoscenza di ciò, come farà a tutelare i propri diritti? Il rischio di restare discriminati e penalizzati è fondato. Stiamo parlando di disabili gravissimi, di sacrifici, di piaghe, di salute, di vita di persone che spesso vivono in territori interni senza mezzi per muoversi, mentre la Asp che dovrebbe tutelarli crea barriere?! Abbiamo invitato i responsabili della ASP a voler notiziare individualmente gli aventi diritto sui tempi dell’erogazione del contributo DGR 364/2016, senza che questi vi debbano fare richiesta. Ricordiamo che trattasi del fondo non autosufficienza risalente all’anno 2014. I disabili non possono più attendere, e c’è gente che muore senza potersi curare per questioni economiche! Siamo certi che ci sono persone che operano con sensibilità e crediamo che il loro sostegno per la tutela dei diritti delle persone disabili verrà garantito, sicuri che le autorità in indirizzo, ognuno per la propria competenza, prenderanno i provvedimenti del caso affinché si tuteli l’integrità e la privacy di tutti i disabili, e che in futuro non si verifichino situazioni discriminatorie.
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