Costi energia: Ora o mai piu’
La crisi energetica con conseguenze catastrofiche sugli aumenti dei prodotti e sulle condizioni di vita delle famiglie,per l’economia del sud, è il colpo di grazia verso il disastro completo.
Il divario tra Nord e Sud è aumentato e le speranze riposte nelle risorse del PNRR rischiano di essere vanificate dalla crisi energetica.
Di recente è stato pubblicato un dossier della fondazione studio consulenti del lavoro dal titolo” il lavoro nel mezzogiorno tra pandemia e fragilità strutturali” che contempla i dati Istat regionali e provinciali al 2021,il quale fotografa una situazione del sud in peggioramento con un progressivo calo della popolazione occupata,maggiore precarizzazione,calo degli stipendi e impoverimento delle famiglie,divario di genere ed emergenza giovani sia formativa che lavorativa.
La Calabria ha un tasso di occupazione,tra i 15 e 64 anni,del 42% a monte del Piemonte dove il tasso di occupazione è del 65%.
Questa è la situazione del Sud e della nostra Regione in presenza di una crisi creata dai costi dell’energia.
Il 14% delle imprese( dati CNA) rischia la chiusura e il costo delle bollette è la maggiore preoccupazione per le imprese e per le famiglie che si vedono recapitare bollette con costi sempre crescenti.
Questa situazione è la conseguenza di una economia a lungo condizionata dall’emergenza sanitaria,dalla crisi delle materie prime e dal rincaro dei prezzi,dalle conseguenze dell’invasione Russa dell’Ucraina,dalla crisi energetica e dall’aumento esponenziale dei costi,dall’inflazione che sale e dalla BCE che aumenta i tassi d’interesse.
In agricoltura,in Calabria, il 34% delle aziende agricole si trova costretta in questo momento a lavorare in una condizione di reddito negativo mentre il 10% delle aziende rischia la chiusura.
La Coldiretti ha pubblicato i dati dell’aumento dei costi dei prodotti come mangimi,concimi,gasolio fino al 300%.Tutto questo si abbatte sui costi di produzione e quindi sui prodotti messi in commercio.
BISOGNA INTERVENIRE SUBITO.
La domanda che tutti ci poniamo è quali sono gli interventi da fare.
Per intanto andrebbero immediatamente sospese le bollette e individuare nuove fonti di approviggionamento energetico.
L’associazione Progetto Città della Piana aveva indicato alcuni mesi fa,in un convegno a Feroleto della Chiesa, qual’era la strada da intraprendere ad incominciare dalla nascita delle Comunità energetiche che producono energia non da fonti fossili e che permetterebbe ai consumatori di energia elettrica di associarsi per produrre localmente ,tramite fonti rinnovabili l’energia necessaria al proprio fabbisogno.
Un’altra strada da seguire sarebbe quella di produrre ,come prevede lo stesso PNRR, idrogeno verde con la creazione di impianti di elettrolisi. Inoltre diverse sono le strade da perseguire attraverso l’utilizzo di impianti di geotermia,biomasse,agrofotovoltaico ecc.
Ma il punto di forza della Città della Piana è la possibilità di produrre una quantità enorme di energia idroelettrica attraverso la creazione di centrali, che utilizzerebbero i circa 27 milioni di metri cubi di acqua della Diga sul Metramo,con la creazione di una quantità che va da 30/35 GWh di energia, impegnando solo una piccola parte dell’acqua disponibile.
Ora o mai più!
La Diga è pronta,costruiamo le centrali a valle e forniamo alla Città della Piana e alla Calabria l’energia necessaria per il suo sviluppo.
Troppo tempo abbiamo perso visto che la Diga è finita e collaudata da 8 anni e perdere ancora del tempo,visto la crisi energetica ,è da criminali.
In questi giorni abbiamo realizzato dei contatti con le Associazioni del territorio e le Istituzioni e preannunciamo una grossa iniziativa di lotta e di proposta dove a nessuno è permesso assentarsi,ad incominciare dalla Regione Calabria.
Polistena 7.10.2022 Associazione Progetto Città
della Piana-Il Segretario
Aldo Polisena