Confcommercio. Nuove sinergie per facilitare l’accesso al credito delle imprese reggine. Labate “indispensabile una reale e sempre maggiore integrazione tra soggetti e strumenti pubblici e privati”
“Uscire dalla crisi” è il tema dell’incontro tenutosi nella giornata di lunedì nella sede di via Zecca che ha visto Confcommercio, Assicomfidi, la sezione Professioni di Confcommercio ed i referenti nazionali di due importanti società di mediazione creditizia confrontarsi sulla tematica dell’accesso al credito e sulla opportunità di individuare strumenti da mettere a disposizione delle aziende del territorio per programmare l’immediato futuro.
La difficoltà di accesso delle mPMI alle fonti di finanziamento si configura infatti come una delle maggiori criticità del Paese e uno dei più rilevanti ostacoli alla ripresa del sistema economico. La questione, come quotidianamente constatiamo nel rapporto con gli Istituti di credito, assume contorni assai più complessi nel nostro territorio dove, ad aggravare la situazione, è la mancanza della necessaria sensibilità di molti interlocutori istituzionali sulle criticità nell’accesso al credito delle PMI e, in molti casi, gli interventi pubblici non riescono ad apportare a questo segmento di mercato i benefici attesi.
Per il Presidente di Confcommercio Lorenzo Labate “diventa fondamentale per le aziende avere dei riferimenti chiari, che tali possono diventare solo costruendo sinergie efficaci e coinvolgendo elevate professionalità che possano facilitare un accesso al credito sano e puntuale. Apprezzabile in questo senso il ruolo di raccordo svolto dalla sezione Professioni di Confcommercio coordinata dal dott. Francesco Perrelli”.
Proprio sulla costruzione di sinergie, sulla individuazione di strumenti nuovi e sulla valorizzazione di opportunità esistenti si è incentrato l’incontro del 30 agosto us, che è stata occasione per la presentazione del nuovo Sportello sul Credito Confcommercio attivato proprio per accompagnare l’impresa nel difficile processo di accesso a credito e finanza agevolata. “Confcommercio – dichiara Labate – è oggi impegnata nel promuovere una necessaria ed urgente riforma strutturale del sistema, al fine di rafforzarne il ruolo e la capacità di offrire alle mPMI sempre le migliori risposte alle nuove esigenze e al mutato contesto di riferimento. Tale autoriforma trova le sue direttrici nel riordino della complessiva filiera della garanzia secondo principi di sussidiarietà e integrazione tra i soggetti e gli strumenti pubblici e privati; nella individuazione di nuovi strumenti ed opportunità; nella valorizzazione del Confidi quale aggregatore di soluzioni per il credito e i finanziamenti alle mPMI; nel rafforzamento e nel raggiungimento di una dimensione funzionale del sistema della garanzia”.
Accesso al credito a cui lo Sportello Confcommercio affianca una reale e completa consulenza sulla finanza agevolata nel complesso corredo di bandi a sostegno delle aziende e loro selezione. “L’imprenditore – continua Labate – ha bisogno di un vestito su misura. L’accesso al credito ed alla finanza agevolata è diverso per ciascun imprenditore in ragione delle sue esigenze, criticità e lettura della storia aziendale e, per tali ragioni, l’imprenditore o chi vuole fare impresa necessita di un affiancamento capace di unire banca e impresa, in sinergia con la rete di consulenti che già assiste l’azienda. Rete e sinergia che Confcommercio intende favorire facendo incontrare in maniera dinamica e funzionale le esigenze di ognuno”.
Oltre allo sforzo ed agli strumenti messi a disposizione degli imprenditori da Confcommercio urge tuttavia una maggiore attenzione alle progettualità da parte delle Istituzioni. “Confcommercio con il Cofidi ha messo a disposizione delle pmi oltre un milione di fondi di garanzia per facilitare l’accesso al credito – conclude Labate – ed oggi intende diventare riferimento per tutte le imprese nel difficile percorso di reperimento fondi per esigenze aziendali ivi compresa la finanza agevolata. Chiediamo maggiore attenzione alle Istituzioni nell’interesse delle imprese che vogliono concretezza da parte degli enti locali ancor più in un momento in cui molti istituti di credito si limitano a mantenere i propri portafogli clienti di privilegio, senza alcun coraggio e voglia di investire sul territorio”.