Carlo Salvo (Lega): Calabria, i fondi per disabili dove vanno a finire?
Con la scelta di non ricandidare il governatore uscente, alla guida della Regione Calabria, il PD ha fondamentalmente espresso un giudizio insufficiente sull’operato di Oliverio. Pur tuttavia, Zingaretti erra nel ritenere che in Calabria la semplice sostituzione di una figura politica con un’altra, possa riaprire una partita già persa in partenza. Invero, il giudizio negativo espresso dai calabresi nei confronti degli amministratori regionali, non involge solo ed esclusivamente la persona del governatore, ma anche lo stesso PD che nulla ha fatto, durante i cinque anni di governo, per condizionare la politica di Oliverio in termini di fattività. Ciò a significare che la responsabilità politica per la mala gestione dell’Ente regione, non va imputata solo ed esclusivamente ad Oliverio che ha operato in prima persona, ma anche al PD, silente ed assente, che ha accettato passivamente l’attività statica del governatore e della sua giunta.
Ci si chiede, che cosa potrà dire il PD ai calabresi per ottenere il consenso elettorale, cosa potrà dire il PD in tema di Politiche Sociali alle famiglie dei disabili che non hanno usufruito degli aiuti regionali, previsti per tutte le regioni, dal piano disabilità. A pensare che la Regione Calabria ha mandato in fumo una fortuna, trattasi di circa 15/16 milioni di euro all’anno, somme destinate alle persone affette da grave disabilità per le tante spese mensili da queste sostenute. Nel 2020 è previsto l’arrivo nelle casse regionali di circa 20 milioni di euro! Ma questi fondi in Calabria dove vanno a finire???
Una ragione deve pur esserci se la regione Lombardia, a fronte di una somma di 51 milioni di euro destinata ai disabili, ha speso fino all’ultimo centesimo in favore degli stessi, al contrario la regione Calabria, pur avendo a disposizione decine e decine milioni di euro all’anno non è stata capace di distribuire tali somme considerevoli ai calabresi alle prese con le problematiche legate alla disabilità.
Tale situazione ha raggiunto i limiti della decenza, le famiglie calabresi che ogni giorno convivono con i problemi di disabilità ed affrontano di tasca propria le esose spese, certamente non possono perdonare, coloro i quali impegnati nella politica regionale, non sono stati capaci di operare nell’interesse dei bisognosi, trascurando completamente le politiche sociali in favore dei calabresi affetti da disabilità grave. Gli amministratori della Regione Calabria, evidentemente, o non conoscono i mezzi a loro disposizione per l’attuazione delle politiche sociali a tutela dei più bisognosi, o non nutrono alcun interesse per i calabresi che a causa delle problematiche relative alle disabilità fanno salti mortali per sostenere, di tasca propria, le ingenti ed indispensabili spese per i loro cari.
Questa è l’amara realtà di una terra, quale la Calabria, dove la politica tende a tutelare gli interessi di pochi e non svolge il nobile servizio di garante degli interessi della collettività. In questo contesto, non certamente facile, la Lega di Matteo Salvini avrà l’arduo compito di porre fine all’inefficiente e fallimentare sistema operativo posto in essere da politici incapaci e inutili, sostituendolo con il già collaudato sistema operativo delle regioni del nord che sulle politiche sociali hanno raggiunto livelli elevatissimi di efficienza tra i primi in Europa.
Avv. Carlo Salvo – Lega