Assoadda, Giuseppe Civati risponde all’appello delle diversabilita’ su due casi della locride
“Me ne occupo immediatamente, colpito da tale degrado e dalla insensibilità che accompagna quanto mi scrive. Con Beatrice Brignone, mia collega parlamentare, non farò mancare l’iniziativa in sede parlamentare e non solo.
Un abbraccio sincero,
giuseppe”
E’ la risposta alla nota che come Consulta gli abbiamo partecipato poco fa. Civati ha risposto immediatamente. Speriamo che si raggiungano risultati concreti e immediati per porre rimedio a queste vergogna politica, amministrativa, dirigenziale, civile, umana e sociale.
“Gioiosa Jonica, 4 novembre 2015
On.le Pippo CIVATI
Ci siamo conosciuti qui a Gioiosa Jonica in occasione della sua visita alla struttura RECOSOL-Sprar, le ho fatto l’intervista televisiva, tra l’altro Lei ha affermato che vuole occuparsi delle persone “deboli” che hanno bisogno di aiuto.
Le due questioni che le pongo sono indubbiamente meritevoli della massimo interessamento e necessitano di soluzione immediata. Finora si sono interessati in tanti, anche parlamentari e sottosegretari, ma nulla è sortito.
Mi sono ricordato del suo gesto di volontà e così ho deciso di parteciparle il problema per un suo intervento autorevole e determinante.
1)- Diciassette disabili gravi dell’Unità Operativa di Recupero Neurologico di Locri, oramai da 40 giorni sono privi di assistenza di base, dal momento in cui l’ASP ha deciso di non rinnovare né di prorogare l’incarico ad una Cooperativa che lo stava svolgendo efficacemente da dieci anni. Ci siamo interessati e ci stiamo interessando -coinvolgendo altre associazioni del territorio locrideo e della Piana di Rosarno (stiamo facendo rete con ADDA, Gli Amici di Nicola, Patto di Solidarietà di Rosarno, Unitalsi, Consulte, Movimenti Giovanili, l’Associazione Nazionale FIABA e così via)- perché i disabili tramite il Presidente di Commatre -Simona Coluccio, che lei ha conosciuto a Gioiosa- ci hanno fatto pervenire due lettere che descrivono con crudele verità lo stato in cui si trovano. In atto stanno provvedendo come possono e quando possono i volontari dell’UNITALSI. Vani anche gli appelli del Vescovo Mons. Francesco Oliva. Gli organi regionali hanno assicurato il loro interessamento, ma non si vede niente.
Questa la sintesi delle due comunicazioni, giudichi lei se bisogna intervenire a dare sollievo a queste persone deboli e impotenti:
“Giacomo, lamentandosi per il disagio ha scritto una lettera in cui dice “Non siamo scarti della natura, ma scarti della società. L’uomo deve superare le barriere culturali. Le barriere dello scarto. Il dolore del fallimento, ma anche quello di sentirsi rifiutati. Questi politici dovrebbero andare tutti a scuola di handicap, sporcarsi le mani, sentire l’odore della disabilità. Senza recriminazione e senza cadere nel pietismo di stato”.
Con una seconda lettera altri quattro disabili del Centro hanno detto di essere rimasti nuovamente “orfani” dopo l’abbandono del gruppo di lavoro della Coop. Sollievo. Hanno concluso con l’accorato appello “Ridateci i nostri assistenti !”
L’ASP pare che stia cercando soluzioni spostando personale interno, ma già un bando è andato deserto, e lo si sapeva già dall’inizio. Pare che abbiano rinnovato il bando interno, chissà che esito avrà e quando si concluderà la procedura. Ma nel frattempo il buon senso avrebbe consigliato di prorogare l’incarico a chi lo stava svolgendo prima: adesso è meglio senza assistenza ? Poveri Cristi, non basta la loro condizione sfortunata “donatagli” dalla natura, anche massacrati dal suo simile , dall’uomo che comanda !
2- Lo studente disabile non autosufficiente Nicola Romeo è dall’inizio dell’anno scolastico che non frequenta il Liceo Artistico di Locri perché manca la disponibilità di chi si deve occupare adeguatamente dell’assistenza di base. Padre, madre e ragazzo ogni mattina “si incatenano” davanti al Liceo per protestare e per ottenere i diritti che spettano. Il caso è assurto a livello nazionale, con interventi di senatori, deputati, ministero ecc. I media hanno dato evidenza a tutto spiano, se ne è interessata anche la rete televisiva La7 ma a tutt’oggi non si è risolto il problema. E l’incatenamento continua.
Due problemi che potevano essere agevolmente evitati di essere problemi se gli organi politici preposti e i Dirigenti si sarebbero comportati adeguatamente.
Ma due problemi significativi della grave attenzione che c’è verso la disabilità. E non è giusto.
Mi affido a Lei.
La ringrazio e resto in attesa di concreti riscontri (finora tutti dicono ma niente è successo).
Cordialmente
Il Presidente della Consulta
Vincenzo Logozzo
Vito Crea-Presidente
Domenico Distilo-Addetto StampaASSOCIAZIONE ADDA