• Home »
  • News Calabria »
  • Arresto dirigente Calabria Verde, Cgil Calabria: “La politica si interroghi adottando giuste contromisure”

Arresto dirigente Calabria Verde, Cgil Calabria: “La politica si interroghi adottando giuste contromisure”

La notizia dell’arresto di una funzionaria di Calabria Verde – ente in house della regione Calabria che gestisce il settore della forestazione – e di un agronomo con l’accusa di concussione per una tangente da 20mila euro in cambio del rilascio di un’autorizzazione boschiva, è l’ennesima sconfortante vicenda dai contorni poco chiari, che potrebbe far emergere una situazione ancor più grave. Non vorremo essere iscritti al circolo del giustizialismo facile, ma è evidente il deficit di trasparenza e legalità. Come sindacato della Cgil e come categoria della Flai-Cgil, abbiamo la piena fiducia nella magistratura e nel costante lavoro degli inquirenti affinché la verità venga a galla facendo piena luce sull’intera vicenda. Vicenda, che va condannata con fermezza, e richiede che la politica si interroghi adottando giuste contromisure. Nello specifico, non si deve lasciare cadere nel vuoto l’allarme lanciato dal procuratore Eugenio Facciolla: la politica deve creare gli anticorpi contro la corruzione e la concussione e intervenire sulla burocrazia e le connivenze per bonificare concretamente l’ente. Da sempre ci battiamo contro ogni fenomeno corruttivo, vera e propria piaga sociale, che impedisce la competizione di mercato corretta, e per la responsabilità sociale delle imprese. E soprattutto, contro gli appalti al ribasso, per la tutela della qualità dei servizi e per la trasparenza degli atti amministrativi e delle procedure di sub appalto. Vogliamo sperare, inoltre, che non siano i cittadini e i lavoratori a pagare il prezzo della corruzione, e che l’accaduto non diventi l’ennesima occasione per un attacco mediatico generalizzato nei confronti dei lavoratori e del settore forestale.

Bruno Costa – Segretario regionale Flai-Cgil Calabria

Angelo Sposato – Segretario generale Cgil Calabria