Lamezia,nota stampa su atto intimidatorio bar DolceAmaro
L’ennesimo atto intimidatorio avvenuto la scorsa notte a Lamezia e che ha visto vittima la titolare del centralissimo bar DolceAmaro, è la palese dimostrazione di come una certa criminalità organizzata non sia affatto bloccata nelle sue azioni delinquenziali, anzi con più veemeza e decisione impone le sue regole e detta le sue intenzioni che sfociano in autentici sentimenti di paura tra gli operatori commerciali.
I dovuti attestati di solidarietà da parte delle forze politiche e delle istituzioni in queste ore si sprecheranno come giusto copione da recitare in ogni triste occasione di questo genere e l’immobilismo poi la farà da padrone nelle ore successive fino al prossimo atto intimidatorio che mi auguro ovviamente non avvenga.
Sono ormai 8 lunghi anni che chiedo a Istituzioni politiche e Prefetto, la presenza sul nostro territorio dei militari del nostro esercito, una vox clamantis in deserto la mia, anzi molto spesso contrastata proprio da quei conclamati professionisti anti-mafia che pensano di combattere la criminalità organizzata a colpi di cultura e di festival dei libri, col sostegno di personaggi di un certo spessore mediatico e culturale, che scendono a Lamezia per ricordarci che la città è mafiosa e che tutti possiamo esserlo e che però si può cambiare.
E’ proprio vero che la crisi della democrazia trascina con se anche le nostre coscienze e si finisce col vivere cosi sulla menzogna delle sue stesse farlocche idealità che stanno trasformando la nostra società da sorgente in scolo e da costruzione in deposito di inefficienza ed ipocrisia. Alla luce dell’ultimo grave attentato nei confronti di chi onestamente cerca di mandare avanti la propria attività economica, mi rivolgo al sindaco della città, Paolo Mascaro, al quale sollecito di chiedere al Prefetto di Catanzaro ed anche al Governo Renzi, lo stato di emergenza per la nostra città con l’intervento immediato dell’esercito italiano che serva da ausilio alle Forze dell’Ordine, le quali, da sole, non hanno i mezzi e gli uomini per far fronte a tali gravi situazioni.
E’ perfettamente inutile chiedere l’incremento di forze di polizia,in quanto i tagli imposti ai ministeri non lo consentono e le stesse sono in debito d’ossigeno in tutte le altre città italiane e specie dove l’allarme criminalità è alto.