Lamezia, Rifondazione Comunista su assemblea regionale STOP TTIP

Il TTIP, accordo su commercio e investimenti in fase di negoziazione tra UE ed USA, rappresenta l’ennesimo tentativo di distruzione di garanzie e diritti faticosamente acquisiti in anni di lotte sociali. Se approvato, infatti,  le multinazionali avranno un’arma in più per scardinare quelle che, secondo il modello neoliberista, sono delle barriere al libero commercio. Con l’omogeneizzazione delle normative si andranno a  deregolamentare diritto del lavoro, tutela ambientale, sicurezza alimentare ed  istituti democratici, mettendo a rischio aspetti quali tutele e sicurezza sul lavoro, servizi sanitari, servizi sociali, istruzione, cultura ed alimentazione.

Il TTIP è stato definito “trattato fantasma” per i negoziati avvenuti in segreto, senza che ci sia stata una discussione trasparente e democratica. In poche parole si prendono decisioni di grande impatto sulla vita dei cittadini senza che ci siano informazioni e consenso. La  sovranità popolare viene subordinata alla legge del mercato.

In più, non è vero che il TTIP permetterà di uscire dalla crisi. Infatti, gli studi commissionati dalla Commissione Europea dicono che, nello scenario più favorevole, il TTIP comporterebbe un aumento del PIL del 0,48% a partire dal 2027 e lo stesso vale per quanto riguarda l’occupazione.

Si sacrificano standard sociali ed ambientali per la crescita dei mercati finanziari, in un processo di progressiva mercificazione di servizi pubblici e beni comuni e a farne le spese, come sempre, saranno i cittadini.

L’assemblea regionale STOP TTIP di Lamezia  che si terrà sabato 27 febbraio alle ore 17:30 presso il Parco XXV Aprile, alla quale le/i Giovani Comuniste/i parteciperanno, sarà un momento di discussione importante in una regione devastata dalle logiche di profitto e di mercato che sono il cuore di questi trattati.

GIOVANI COMUNISTE/I  CALABRIA