Pellegrinaggio a Pompei Parrocchia San Francesco da Paola Oratorio Salesiano di Gioia Tauro
La Parrocchia San Francesco da Paola Oratorio Salesiano di Gioia Tauro, ha organizzato un pellegrinaggio a Pompei, alla Madonna del Rosario.
I fedeli accompagnati e guidati dal parroco Don Pasquale Cristiani hanno vissuto un momento di intensa spiritualità e gioiosa condivisione insieme alla famiglia Salesiana della Campania.
Dopo la partenza da Gioia Tauro, don Pasquale ha ricordato che il culto della Beata Vergine del Rosario di Pompei, è nato alla fine del 1800 ad opera del Beato Bartolo Longo che, un giorno mentre si trovava nei campi, udì la Madonna dirgli: “Se propagherai il Rosario sarai salvo” .
Bartolo Longo, rimase scosso dalle parole della Vergine e abbandonò subito le amicizie che allora frequentava, ed iniziò la propria opera di diffusione della preghiera del Rosario.
In seguito si recò a Napoli, per acquistare un dipinto affinché il popolo di Pompei, potesse più facilmente convertirsi al Santo Rosario.
Una volta arrivato a Napoli, Bartolo Longo incontrò il proprio confessore, che gli suggerì di rivolgersi ad una suora: Suor Maria Concetta del convento di Porta Medina, la quale custodiva un dipinto della Madonna del Rosario, che lo stesso confessore gli aveva affidato anni prima.
La tela, però era in pessime condizioni, danneggiata dalle tarme e con intere parti di colore mancante, e per questo lui non voleva prenderla.
Ma, di fronte alle insistenze della suora, fu costretto ad accettarla e con questa si diresse verso Pompei, su di un carretto utilizzato solitamente per il trasporto del letame.
Il quadro, però, non poteva essere esposto alla cittadinanza.
Fu così che Bartolo Longo, decise di affidarlo alle mani di un restauratore e, contemporaneamente, diede inizio alla costruzione di una nuova chiesa nella quale esporre il dipinto.
Costruzione che fu resa possibile grazie alle donazioni della contessa Marianna De Fusco, futura sposa dello stesso Bartolo Longo, ed in seguito dai fedeli.
Così in non molto tempo la chiesa si trasformò nell’attuale Basilica Pontificia della Beata Vergine del Rosario di Pompei.
Il dipinto della Madonna di Pompei, venne venerato fin dalla prima esposizione pubblica: infatti, già il 13 Febbraio 1876, quando appunto venne mostrato per la prima volta ai fedeli, si verificò il primo miracolo: la guarigione a Napoli di una ragazzina malata di epilessia.
In ben poco tempo iniziarono a giungere a Pompei migliaia di fedeli, tanto che ai giorni nostri si stimano quasi cinque milioni di persone e per questo Pompei, è uno dei santuari mariani più visitato al mondo.
Bartolo Longo diffuse, inoltre, preghiere e pie devozioni, componendo, nel 1883, anche la Supplica.
Questa è una preghiera, inizialmente intitolata “Atto d’amore alla Vergine” ma poi ribattezzata “Supplica alla potente Regina del SS.mo Rosario di Pompei”.
Il testo ha avuto nel tempo vari ritocchi, prima della formula attuale, che facciamo seguire.
La Supplica viene recitata solennemente due volte l’anno, l’8 maggio e la prima domenica di ottobre.
A Pompei i fedeli della parrocchia gioiese hanno vissuto l’intera giornata all’insegna della preghiera, della gioia e della condivisione nello spirito di don Bosco.
Inoltre nel corso della Celebrazione Eucaristica, è stata presentata a tutti i fedeli la figura di un sacerdote salesiano don Adolfo L’Arco, ricordato da tutti come il “Salesiano del sorriso”.
Una giornata davvero speciale: ”Come voleva Don Bosco”.
Caterina Sorbara