Gioia tauro, presentato il progetto denominato “Echi dall’oltretomba”
E’ stato presentato sabato pomeriggio a Gioia Tauro al Museo Archeologico Metauros il Progetto Vide – Viaggio dell’Emozione che propone l’evento denominato “Echi dall’oltretomba”.
Progetto che ha come obiettivo quello di promuovere e mettere in rete i 16 Istituti culturali statali afferenti al polo museale della Calabria.
L’esposizione , che coinvolge 16 reperti evocativi del tema del viaggio dislocati su tutto il territorio regionale all’interno dei contesti museali di appartenenza, traccia una road map che da cammino fisico diventa esperienza emotiva, coinvolgendo l’intera rete di connessioni esistenti tra le sedi del Polo e i paesaggi culturali in cui esse insistono.
Grazie al file rouge che concettualmente unisce le sedici tappe il visitatore diviene viaggiatore e attraverso il caleidoscopio di proposte, potrà trarre nuove prospettive e suggestioni dal paesaggio culturale calabrese e ritrovarsi immerso nel sistema museo-territorio frutto delle stratificazioni culturali e antropiche che nel tempo sono sedimentate.
Il Museo archeologico Mètauros ha scelto di valorizzare all’interno della collezione esposta un’anfora di produzione Calcidese (550-500 a.c.), pezzo iconico, facente parte di un nucleo proveniente da un corredo funerario della necropoli in uso tra VII e V secolo a.C.
Il reperto scelto nei suoi caratteri e decori ed il suo contesto rappresentano un’occasione per intraprendere un viaggio nel viaggio alla scoperta dell’affascinante mondo di gestualità rituali e tradizioni strettamente legate alle necropoli e al rito della deposizione.
Dopo i saluti di Simona Bruni, funzionario Responsabile Museo Metauros che ha subito sottolineato l’importanza dell’evento; il sindaco di Gioia Tauro Aldo Alessio ha rimarcato l’importanza dell’evento, precisando che è importante conoscere il passato per vivere bene il presente e programmare ilo futuro.
Subito dopo il sindaco ha ricordato l’importanza delle necropoli in contrada Jossa.
Subito dopo Carmen Moliterno, Assessore alla Cultura ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’inserimento del museo nel progetto.
A seguire l’archeologa Rossella Agostino ha parlato a grandi linee delle necropoli di Mètauros , soffermandosi sulle produzioni calcidesi.
L’archeologa ha anche sottolineato che la Calabria è ricca di reperti archeologici ed è forte il legame tra la zona tirrenica e la zona jonica.
Infine il numeroso pubblico presente ha ammirato i reperti presenti nel museo, tra cui una mostra di abiti scultura ispirati ai vasi di produzione calcidese dell’artista Immacolata Melito.
Caterina Sorbara