Ancora disagi nell’Ospedale di Polistena
A crearli, questa volta, il blocco delle prestazioni di radiologia, dovuto al guasto delle apparecchiature radiologiche che, non si capisce bene il motivo, non si riesce a risolvere.
È ormai da oltre 15 giorni che i pazienti ricoverati presso l’ospedale di Polistena, pur con serie difficoltà a muoversi perché traumatizzati o perché allettati, per poter usufruire di una qualsivoglia e necessaria radiografia, vengono “sbattuti” su di un’ autoambulanza e mandati a Locri (se, e quando, funzionano le apparecchiature ivi presenti)
Una situazione a dir poco insostenibile per l’azienda, quanto mai vergognosa per i pazienti, oltremodo pericolosa per gli operatori:
Insostenibile per l’azienda, perché, se da un lato occupa tempo e spazio al già ridotto numero di ambulanze e di personale necessari per sopperire alle urgenze –emergenze che si presentano sul territorio, dall’altra, rallentando i tempi di diagnosi e, quindi, prolungando i tempi di ricovero presso i vari reparti, non fanno altro che aumentare la spesa sanitaria, con conseguenti ripercussioni sull’ agognato e irraggiungibile rientro dal disavanzo della spesa sanitaria dell’ASP;
Vergognosa per i pazienti, perché crea ulteriori disagi, dovuti ai trasferimenti in ambulanza da un nosocomio all’altro, a chi già, a causa della malattia, di disagi ne ha da vendere;
Pericolosa per gli operatori, in quanto il ritardo nell’azione sanitaria conseguente al ritardo della diagnosi, può comportare la morte del paziente o comunque l’irreversibilità della patologia, con conseguenti ripercussioni anche di ordine penale, oltre che risarcitorie.
Ma v’è di più.
Detta situazione sta creando il collasso del pronto soccorso e dell’annesso O.B.I. del P.O. di Polistena. Infatti, la prolungata attesa dei pazienti giunti in Pronto soccorso e necessitanti di radiografie, nonché l’impossibilità ( per la risaputa sottodotazione dei posti letto previsti dall’atto aziendale) di inviare immediatamente il paziente presso il reparto competente, stanno intasando sia il pronto soccorso che L’ O.B.I., costringendo lo “stazionamento” dei pazienti in letti e/o barelle di fortuna, posti in prossimità dei corridoi, anche per diversi giorni, in attesa che si liberi qualche posto letto nel reparto di competenza.
Di tutto questo, pur essendone a conoscenza sin dall’inizio, sembra disinteressarsene completamente la Direzione Strategica dell’ASP , la quale non riesce a risolvere il problema perché, probabilmente, impegnata in altre problematiche, molto distanti da quelle per le quali è stata chiamata a risolvere,
Dalla segreteria F.P. C.G.I.L.
Comprensorio di Gioia Tauro
Dott. Vincenzo Callea