ROSARNO. Il Sindaco Tripodi, la crisi economica dilagante non ci lascia indifferenti
C’è stato sì un disagio politico ma l’attività amministrativa è proseguita senza indugio e con la stessa determinazione.
In questi ultimi periodi l’attività politica principale dell’opposizione è stata etichettarmi con grandi epiteti.
Non ho subito nessun ricatto, non sono stata con le spalle al muro. Ho scelto responsabilmente con giudizio e molta meditazione.
Noi non abbiamo solo il diritto ma sopratutto il dovere di portare avanti questa amministrazione, dovere che abbiamo assunto fin dall’inizio, non indietreggiando, non facendo come gli struzzi mettendo la testa sotto la sabbia.
Abbiamo affrontato situazioni difficili che molti avevano lasciato nel cassetto a marcire, noi li abbiamo affrontati anche a rischio della nostra incolumità personale.
Su questo vorrei aprire una parentesi.
Negli ultimi mesi non ho replicato sui giornali, non ho replicato perché è stata portata avanti una campagna di stampa con un attacco non politico ma personale. Un attacco che probabilmente, se ad amministrare ci fosse stato un uomo, non sarebbe mai stato effettuato.
Sono state utilizzate delle parole come , donna in carriera, immagine di prima donna, carrierismo, campagna elettorale per il Parlamento, passerelle. Si è addirittura arrivati, con grande risalto di stampa, a fare dei paragoni ed una graduatoria delle scalette delle intimidazioni. Si incitava, quasi, ad una apologia di reato, perché io e la mia famiglia non abbiamo rischiato la vita e quindi non meritiamo la scorta, come se la scorta me la fossi data da sola, e non ci fosse ,invece, un comitato dell’ordine pubblico composto dalle forze di polizia, dal Prefetto e dalla magistratura a decidere.
Io so cosa significa, io e la mia famiglia solo sappiamo cosa significa e quello che stiamo vivendo e quindi non permetterò mai a nessuno di mettere in pericolo la vita dei miei cari.
All’indomani di questi disgraziati articoli qualcuno ha messo fuoco ad un bene confiscato e questa notizia non è stata riportata dai giornali, solo un giornale l’ha pubblicata.
E’ stato un incendio doloso e nessuno potrà ironizzare sugli incendi dolosi o fortuiti. Per puro miracolo non sono stati distrutti 150 mila euro di lavori soltanto per una casualità.
Su queste cose non si scherza.
La facile ironia sulle cose che abbiamo realizzato, probabilmente sarà poco, avremmo potuto fare di più, i cittadini ci dovranno giudicare, però le abbiamo fatte con molte fatica, con molte difficoltà, con una pianta organica che, grazia a chi non ha fatto i concorsi in questi anni quando avrebbe potuto, è solo di 59 unità. Oggi c’è il blocco delle assunzioni, avremmo dovuto avere 120 dipendenti e con forze molto ridotte, stiamo portando avanti diverse opere ed anche numerose incompiute perché le diverse amministrazioni che ci hanno preceduti, erano paralizzate dalle numerosissime crisi politiche che si sono succedute.
Voglio ricordare che nelle giunte di centrodestra, in due anni ci sono stati 4 o 5 rimpasti , idem nell’amministrazione precedente.
Noi stiamo rivalutando all’esterno l’immagine di Rosarno e questo è un merito che va ascritto a questa amministrazione e a nessun altra. Tantè che siamo stati scelti come unico comune della provincia di Reggio Calabria per festeggiare l’anniversario della Repubblica, dove confluiranno tutti i Sindaci della Provincia di Reggio Calabria, tutte le forze dell’ordine e tutti i massimi rappresentati istituzionali. Il Prefetto ci ha fatto l’onore di scegliere Rosarno come rappresentante dei 91 comuni della provincia di Reggio Calabria.
Questa maggioranza, di cui mi onoro di farne parte, ha cercato e cerca di mantenere saldo il mandato che ha ricevuto dai Rosarnesi. Il facile dileggio è superato dai fatti e le polemiche politiche lasciano spazio all’azione amministrativa di buon governo.