Rosarno Arrestato a Villa San Giovanni Antonio Pronestì cosca Pesce
Sabato 04 Maggio 2013 20:05 – Nella mattinata odierna, i carabinieri della Tenenza di Rosarno hanno tratto in arresto presso la clinica “Villa Salus” di Cannitello, Antonio Pronestì, 46 anni, di Rosarno poiché deve espiare la pena residua di un anno, tre mesi e 23 giorni di reclusione in quanto ritenuto responsabile del reato di favoreggiamento personale commesso nel 2011 nei confronti dell’allora latitante Francesco Pesce, alias “Testuni” considerato il vertice della pericolosa e omonima famiglia di ‘ndrangheta operante nella Piana di Gioia Tauro. Pronestì, infatti, aveva permesso che all’interno della sua ditta “Demolsud” venisse edificato e celato il bunker nel quale, nella serata del 9 agosto 2011, venne catturato dagli uomini del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria, proprio Francesco Pesce. In quella circostanza Antonio Pronestì finì in carcere con l’accusa di favoreggiamento aggravato fino al 15 febbraio 2012, data in cui venne rimesso in libertà. Adesso dovrà espiare il resto della pena.