Rizziconi, sequestrato un frantoio non regolamentare
Continua incessante l’attività preventiva e repressiva svolta dai militari della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro nell’ambito dei reati in materia ambientale.
L’intervento della Capitaneria di porto è scattato a seguito della segnalazione circa la colorazione anomala delle acque del fiume Budello. I militari al termine di un controllo mirato al rispetto della normativa ambientale, hanno accertato che i titolari dei due opifici ricadenti nel Comune di Rizziconi realizzavano un illecito smaltimento di rifiuti, disperdendo nell’ambiente le acque di lavorazione e le acque di lavaggio prodotte dal processo di molitura delle olive.
I titolari, cui è stato sequestrato l’impianto di lavorazione, sono stati deferiti alla Autorità Giudiziaria per il reato di scarico non autorizzato e sversamento di reflui oltreché per inquinamento delle acque, getto pericoloso di cose e assenza di autorizzazione allo scarico.
L’attività di polizia giudiziaria posta in essere dagli uomini della Capitaneria di porto di Gioia Tauro per la salvaguardia dell’ambiente marino e costiero si inquadra nelle funzioni attribuite al Corpo di sorveglianza ed accertamento degli illeciti previsti e puniti dal decreto legislativo 3 aprile 2006, n°152 (testo unico dell’ambiente) in materia di scarichi e gestione del ciclo dei rifiuti.