Rizziconi Omicidio Raso in manette anche Antonio Raso
Giovedì 30 Maggio 2013 09:28 – Nel pomeriggio a Cittanova,i militari della compagnia Carabinieri di Gioia Tauro hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di Antonio Raso, 26 anni, autista già noto alle forze dell’ordine. Secondo quanto emerso dalle indagini, avrebbe portato la pistola con matricola abrasa calibro 7,65 con la quale Vincenzo Tropeano (43 anni, già in carcere) ha ucciso il cognato Francesco Raso. L’omicidio del 55enne è stato commesso lo scorso 11 marzo scorso in contrada Vennarella in agro del Comune di Rizziconi. Il 7 aprile Tropeano si è costituito ai carabinieri. Il provvedimento restrittivo è stato emesso dal gip di Palmi Fulvio Accurso che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Enzo Bucarelli che ha diretto le indagini. Secondo l’accusa, Antonio Raso avrebbe fatto da autista al futuro suocero Vincenzo Tropeano, esecutore materiale del delitto. L’omicidio sarebbe nato da futili motivi, ovvero per un terreno che era stato affidato a Francesco Raso per la coltivazione mentre Tropeano non era d’accordo perchè aspirava a ottenere la servitù dello stesso terreno per il pascolo del proprio gregge. A dare impulso alle indagini è stato l’apporto del figlio della vittima, testimone oculare dell’accaduto. I carabinieri hanno poi eseguito una serie di verifiche anche alle dichiarazioni di Tropeano, che non sono state convincenti. I militari dell’Arma, inoltre, 13 marzo hanno scoperto e posto sotto sequestro il sistema di videoripresa installato nella masseria teatro del gravissimo fatto di sangue. Le immagini, estrapolate dai carabinieri, secondo il gip Accurso “sono di straordinaria importanza, poichè le stesse riproducono buona parte delle fasi dell’omicidio”. Antonio Raso deve rispondere anche di detenzione e porto abusivo in luogo pubblico della pistola calibro 7,65 con matricola abrasa con la quale Tropeano ha ucciso il proprio cognato.