Riace: Lucano, Calabria non può essere a unica dimensione criminale
“La nostra non può essere una terra ad un’unica dimensione, quella criminale, a chi fa comodo questo?”. Lo ha detto Domenico Lucano, ospite sulla rete all news TgCom24 della giornalista Elena Tambini e del massmediologo Klaus Davi, rispondendo ad una domanda sul peso della ‘ndrangheta in Calabria. “I problemi – ha aggiunto – non si risolvono così. Cito un caso, di una persona alla quale sono legatissimo, impegnata in questa terra a contrastare il fenomeno della criminalità, monsignor Bregantini”. “In Calabria – ha detto ancora Lucano – il fenomeno della ‘ndrangheta oltre ad avere mille facce ha anche delle evoluzioni. È difficile che ti ammazzino, magari tentano di denigrarti ma, puntando loro al consenso sociale, uccidere o fare cose eclatanti fa perdere il consenso sociale”. Alla domanda se ha mai ricevuto minacce o altri ‘messaggi’ Lucano ha detto che “una volta mi hanno bruciato la macchina, nel 2009, poi hanno ammazzato i cani di mio figlio e, ancora, hanno sparato in un luogo che frequento. Quella violenza è una cosa che si vede. Io come sindaco impegnato sul piano sociale nel mio territorio so decifrare e so a cosa vado incontro”.