Reggio, Focus Ndrangheta: Contro il gioco illegale e le scommesse clandestine
Nei giorni scorsi, nell’ambito del Piano di azione nazionale e transnazionale Focus ‘ndrangheta, elaborato in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, la Polizia di Stato ha effettuato molteplici interventi presso i luoghi più frequentati del centro città e delle periferie.
Il dispositivo di sicurezza e di controllo straordinario del territorio ha visto la sinergia operativa di numerosi Agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, delle pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine “Calabria Meridionale” di Siderno, del personale specializzato del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica e del V Reparto Volo che hanno consentito di ottenere i seguenti risultati: sono stati sottoposti a controllo 216 persone di cui 83 pregiudicate, 48 veicoli. Sono state denunciate 3 persone all’Autorità Giudiziaria, elevate 6 contravvenzioni al Codice della Strada ed effettuate 5 perquisizioni personali e 4 domiciliari, mirate alla ricerca di armi. Sono stati, altresì, controllati 19 esercizi commerciali.
Inoltre, personale specializzato della Squadra Amministrativa della locale Questura, unitamente a personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Reggio Calabria, ha controllato 2 centri scommesse. Dopo uno specifico servizio di appostamento, è stato accertato che all’interno delle suddette agenzie veniva esercitata un’attività illecita di raccolta scommesse su circuiti completamente illegali. Sono stati, quindi, sottoposti a sequestro penale 3 P.C., 2 palinsesti, 32 ticket di giocate e 271,00 euro in contanti, proventi di attività di scommesse illecite. Inoltre si è proceduto al sequestro amministrativo di altri 13 P.C. e 5 stampanti ed alla contestazione di violazioni amministrative per un ammontare di 13.000 euro. Nell’occasione i due titolari saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di esercizio abusivo di scommesse.
L’attenzione alla repressione del gioco illegale rimane pertanto una priorità, anche in considerazione dei dati che riferiscono di una sostanziale equipollenza tra il fatturato dei giochi legali e quello dei giochi illegali, con grave danno, non solo per l’erario dello Stato, ma anche per i giocatori che, allettati da ipotesi di vincite maggiori, non possono confidare nelle proporzioni stabilite dalla legge tra il monte giocate e i premi erogati.
Il dispositivo di sicurezza dispiegato dal Questore della Provincia di Reggio Calabria, Raffaele Grassi, proseguirà anche nei prossimi giorni in città ed in provincia.
Reggio Calabria, 7 marzo 2017