Procuratore Prestipino: “la ‘ndrangheta ha dimostrato la capacità di inserirsi all’interno dei processi”
Venerdì 11 Gennaio 2013 06:36 . ”Non è la prima volta che emergono condotte di gravi collusioni con la ‘ndrangheta da parte di professionisti”. Lo afferma il procuratore aggiunto della Dda Michele Prestipino Giarritta, circa l’arresto del consulente tecnico specializzato nell’ascolto e nella trascrizione di conversazioni telefoniche ed ambientali, Roberto Crocitta. ”Questa volta – aggiunge – si tratta di un consulente le cui attività hanno sistematicamente favorito le più potenti cosche della Piana. Il processo per l’accertamento della verità ha bisogno del contributo leale di tutte le parti. Chi tradisce i doveri connessi al proprio ruolo fa un pessimo servizio alla giustizia e alla parte nel cui interesse lavora. Finchè – continua Prestipino – ci saranno colletti bianchi, che sia pure per ragioni diverse, cedono alle lusinghe della ‘ndrangheta, le cosche manterranno la propria capacità di penetrare il tessuto sociale, civile ed economico, con tutte le conseguenze che ben conosciamo. Per questo è così importante svelare le connessioni e le complicità tra la zona grigia e le mafie. “Negli anni abbiamo arrestato professionisti, medici, appartenenti alle forze dell’ordine. Questo dimostra la capacità della ‘ndrangheta di stare all’interno della società e oggi anche di inserirsi all’interno dei processi. La ‘ndrangheta teme i sequestri di beni, le confische e teme i processi e le condanne che hanno indebolito la sua struttura”. La considerazione del magistrato sul coinvolgimento della cosiddetta area grigia è che “questa vicenda possa indurre qualcuno a una riflessione. Oggi non conviene colludere”. Alla conferenza stampa erano presenti il procuratore ff Ottavio Sferlazza, il procuratore aggiunto Michele Prestipino Giarritta, il questore Guido Nicolò Longo, il capo della Squadra Mobile Gennaro Semeraro, il dirigente della Sezione criminalità organizzata Francesco Rattà.