Polistena grida: NON CI FERMIAMO!
Le vicenda di Monasterace e di altri comuni calabresi colpiti dalla virulenta aggressione mafiosa si associa a quanto accaduto nella nostra città. E’ molto frequente che laddove le istituzioni operano e rispondono solo agli interessi del popolo onesto, scatta la contro-offensiva della ndrangheta. A Polistena l’agire quotidiano, fatto di azioni concrete come la costituzione parte civile nei processi di mafia, e tutte le altre iniziative intraprese in ogni settore della vita amministrativa con la massima trasparenza, sono il risultato del nostro modo di pensare ed agire nel rispetto della legalità e secondo gli impegni assunti nel nostro programma dove la lotta alla mafia rimane al primo posto. Per respingere l’attacco terroristico-mafioso compiuto contro l’Assessore Muià, al quale rinnoviamo la solidarietà e la vicinanza come pure a tutti i suoi familiari, e contro l’Amministrazione Comunale eletta dal popolo, della quale egli è parte attiva, è stato opportunamente convocato il Consiglio comunale aperto che si terrà, non nella sua sede abituale, ma in Piazza della Repubblica. C’è infatti bisogno di aprirsi all’esterno e di condividere nelle piazze, con la gente e con il popolo alla luce del sole, la battaglia antimafia che tutto il gruppo di maggioranza “Rilanciamo Polistena” intende continuare a condurre a tutela di tutti i cittadini onesti.
Il gruppo Rilanciamo Polistena, nell’esprimere ferma condanna per la grave azione mafiosa commessa, andrà avanti nel suo lavoro a sostegno dell’Amministrazione Comunale lungo la via della legalità, dell’onestà e della rettitudine morale. Invita tutti i cittadini, le forze democratiche, le associazioni a partecipare venerdì 6 luglio in Piazza della Repubblica al Consiglio Comunale aperto per condannare insieme quanto accaduto e per portare un prezioso contributo di pensieri, di idee, di solidarietà alla discussione. Polistena è una città con antiche tradizioni antimafia radicate nella gente per bene, nei lavoratori ed in tutti coloro che non ha mai accettato la logica della prevaricazione tipica delle organizzazioni mafiose, e pertanto dai cittadini onesti deve partire un messaggio chiaro: “POLISTENA NON SI PIEGA ALLA PREPOTENZA MAFIOSA”.