Operazione Inganno a San Luca foto e dettagli
– di accertare l’appartenenza all’associazione di tipo mafioso denominata ‘ndrangheta, segnatamente della “società” di San Luca, di ex amministratori pubblici del Comune, sciolto per infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 17.05.2013; in particolare l’ex Sindaco del Comune di San Luca GIORGI Sebastiano e l’Assessore all’Ambiente MURDACA Francesco avrebbero favorito, con le proprie condotte amministrative, le cosche operanti sul territorio; analoga fattispecie viene contestata a COSMO Giuseppe, agli arresti domiciliari per altra causa, titolare dell’omonima impresa edile aggiudicatrice di rilevanti appalti pubblici quali la realizzazione della rete di metanizzazione del Comune di San Luca e l’appalto relativo ai “Percorsi di cultura e fede nel centro storico”;
– di documentare l’acquisizione del controllo e della gestione, da parte di STRANGIO Francesco alias Ciccio “Boutique”, ritenuto appartenente alla medesima “locale” di ‘ndrangheta, dell’area mercato del Comune di San Luca, e specificamente della zona di Polsi, nonché l’ostacolo al libero esercizio del voto in occasione delle consultazioni regionali del 2010, convogliando un gran numero di preferenze in cambio di future utilità;
– di contestare a NIRTA Antonio alias “Terribile” l’intestazione fittizia della ditta “Edil Trasporti”, attribuita fittiziamente ai figli al fine di eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale;
– di acclarare come parte dei finanziamenti elargiti dal Ministero della Gioventù, dalla Presidenza del Consiglio Regionale della Calabria, dall’Ufficio Territoriale del Governo di Reggio Calabria e dalla Fondazione “Enel Cuore”, da utilizzare per la gestione – da parte del “Movimento delle Donne di San Luca” – di un bene confiscato alla cosca Pelle alias “Gambazza” di San Luca destinato a ludoteca (inaugurata nel 2009 e poi mai entrata in funzione) siano state impiegate dalla fondatrice e presidente CANALE Rosa alias “Rosy”, per finalità esclusivamente private, tra cui l’acquisto di un’autovettura, di mobili e di arredamento per la propria abitazione, con grave nocumento per lo Stato, anche di natura patrimoniale derivante dal mancato sfruttamento del bene confiscato.
Ancora una volta un’attività investigativa è stata in grado di documentare i particolari del legame esistente tra l’operatività delle “cosche” e la politica locale. In particolare GIORGI Sebastiano è stato eletto Sindaco di San Luca con il consenso e l’appoggio della “Locale”, asservendo l’attività amministrativa ai voleri della criminalità organizzata soprattutto in materia di appalti e lavori pubblici, orientando i lavori di maggiore rilievo alle ‘ndrine più importanti, suddividendo poi le somme urgenze con le rimanenti.
I comportamenti attivi ed omissivi dell’amministrazione di San Luca sono nel frattempo emersi nell’attività di verifica da parte degli organi preposti venendo definitivamente sciolta per infiltrazione e condizionamento in costanza d’indagine il 17 maggio ultimo scorso.
In relazione al presidente del “Movimento delle donne di San Luca”, Rosy Canale, è emerso come i finanziamenti erogati per la gestione di attività di sostegno sociale venissero distratti a vantaggio dell’interessata per l’acquisto di beni trattenuti nella sua disponibilità: in particolare due autovetture, mobili, vestiti e viaggi.
Le indagini continueranno in direzione degli ulteriori accertamenti che dovranno fare luce sulle diverse tematiche trattate dall’indagine.