Operazione “Gioiello”: confiscati beni per circa 1,5 milioni di euro
Nel prosieguo delle investigazioni, i Finanzieri hanno accertato ulteriori ipotesi di reato in capo ai predetti coniugi, in concorso con altri soggetti, sempre nell’ambito della gestione fraudolenta di imprese commerciali e dell’intestazione fittizia di beni e attività economiche, i cui proventi erano stati impiegati per l’avvio di nuove società operanti nel settore dei giochi e delle scommesse, ritenute ad alto rischio di utilizzo ai fini di riciclaggio. A conclusione delle indagini sul patrimonio degli indagati, le Fiamme Gialle vibonesi, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lamezia Terme, hanno avanzato una proposta di applicazione di misura di prevenzione personale e patrimoniale, ai sensi del D.lgs. 6 settembre 2011, n. 159, in capo al gioielliere di Francavilla Angitola, ritenuto soggetto socialmente pericoloso, il cui tenore di vita è apparso palesemente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati. L’attività odierna ha ad oggetto la confisca di cespiti patrimoniali intestati a terzi, ma riconducibili al destinatario della misura di prevenzione, costituiti da due attività economiche, operanti rispettivamente nel settore del commercio di preziosi e nella gestione di sale giochi e scommesse, di n. 3 autovetture, una delle quali di grossa cilindrata, n. 2 autocarri, n. 2 motocicli e altre disponibilità finanziarie depositate su conti correnti e libretti di deposito, il cui valore complessivo è pari a circa 1,5 milioni di euro. Con il medesimo provvedimento, il Tribunale di Catanzaro ha sottoposto l’imprenditore di Francavilla Angitola alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.