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‘Ndrangheta: Operazione “Sistema” e “Assenzio” . arresti e sequestro beni

 

Ordinanza di Applicazione di Misure Cautelari n. 4614/06 R.G.N.R. – D.D.A., n. 3470/07 R.G.G.I.P. e n. 2/2012 R.O.C.C. datata 21.07.2012, che dispone:la custodia cautelare in carcere di:1)SURACI Domenico Giovanni (detto Dominique), nato a Reggio Calabria il 15.01.1968;gli arresti domiciliari di:2)CROCÈ Giuseppe, nato a Melito di Porto Salvo il 09.11.1946;3)BRUNOZZI Marcello, nato ad Alfedena (AQ) il 10.07.1951;4)DIANI Rodolfo, nato a Pescara in data 01.07.1955,

tutti indagati per associazione per delinquere finalizzata alla commissione di più truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche e alla predisposizione di false fatturazioni;

Decreto di Sequestro Preventivo che dispone il sequestro dell’intero complesso aziendale e del patrimonio di 15 società, 5 trust e numerosi beni mobili ed immobili, per un valore complessivo di stima pari a oltre 122 milioni di Euro.

La prima misura cautelare riguarda l’operazione SISTEMA, condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria e coordinata per la Direzione Distrettuale Antimafia dal Procuratore Aggiunto dott. Ottavio Sferlazza e dal dott. Stefano Musolino, costituisce il terzo troncone esecutivo disposto dalla D.D.A. reggina nell’ambito della stessa attività[1].

L’indagine, volta a disarticolare l’operatività della cosche DE STEFANO – TEGANO, ha dimostrato il ruolo rilevante ricoperto da SURACI Domenico Giovanni quale principale referente della famiglia DE STEFANO – TEGANO nel settore della grande distribuzione alimentare, nonché importante interlocutore politico della stessa, atteso la carica di consigliere che il predetto ha rivestito nel comune di Reggio Calabria e, come tale, protagonista di un’azione volta a favorire gli interessi criminali dell’anzidetto casato di ‘ndrangheta e le articolazioni territoriali di cui lo stesso si avvale (quale la cosca CRUCITTI), sfruttando il ruolo politico ricoperto e l’influenza esercitata all’interno di società miste quali la MULTISERVIZI S.p.A..

Le investigazioni, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, hanno accertato che SURACI Domenico Giovanni ha favorito gli interessi economici della ‘ndrangheta, perché – quale dominus di fatto della S.G.S. S.r.l., titolare di sei punti vendita dei supermercati a marchio SMA siti in Reggio Calabria e provincia – ha stipulato contratti di fornitura di beni e/o servizi con imprese, ditte e/o società riconducibili alle singole cosche ed in particolare:

con riferimento alla cosca DE STEFANO-TEGANO:1.con la DIPROCAS S.r.l., riconducibile ad UTANO Pasquale, elemento di vertice della cosca citata, avente ad oggetto la fornitura di prodotti lattiero-caseari;2.con la ditta denominata “Antico Mulino”, intestata a FALCOMATÀ Luciano ma comunque riconducibile a UTANO Pasquale, avente ad oggetto la fornitura di pane;3.con la ditta denominata “San Michele”, riconducibile a CRUDO Michele, genero di TEGANO Giovanni ed elemento di vertice della cosca citata, avente ad oggetto il commercio al dettaglio e all’ingrosso di generi alimentari;4.con la ditta individuale di POLIMENI Carmine, genero di TEGANO Giovanni ed elemento di vertice della cosca citata, avente ad oggetto la vendita all’ingrosso di bevande;5.con la ditta individuale di POLIMENI Davide, fratello di POLIMENI Carmine ed appartenente alla cosca citata, avente ad oggetto la vendita all’ingrosso e al dettaglio di prodotti ortofrutticoli freschi e congelati;6.con la ARCOLAT di Antonia BARILLA’ & C. S.n.c., di cui è attualmente socia TEGANO Saveria (sorella di TEGANO Giovanni e TEGANO Pasquale) e della qualerisultano essere stati soci SCHIMIZZI Paolo, genero di TEGANO Giovanni, e POLIMENI Angela Saveria, nipote di TEGANO Giovanni e TEGANO Pasquale), avente ad oggetto la produzione, la lavorazione, la distribuzione e la commercializzazione, all’ingrosso e al dettaglio, di gelati nonché di prodotto base, semilavorati e derivati, di pasticceria, ivi compresi dolciumi, marmellate, confetture, panna e latte, latticini e formaggi, e dolciaria in genere, nonché la vendita, all’ingrosso e al dettaglio, di bibite e generi alimentari;7.con la PARMA REGGIO S.r.l., riconducibile a FRASCATI Angelo, avente ad oggetto il commercio all’ingrosso di prodotti alimentari;8.con la ditta “PULITODO di LAURO Antonia”, moglie di MONORCHIO Antonino, soggetto contiguo alla cosca DE STEFANO-TEGANO, per la fornitura di servizi di pulizia dei locali commerciali;

con riferimento alla cosca CARIDI-BORGHETTO-ZINDATO:9.con la ditta IANNÌ Natale (attualmente in stato di detenzione per il reato di cui all’art. 416 bis c.p.), per la fornitura di pane;

con riferimento alla cosca LO GIUDICE:10.con la ditta “ITALGROSS” di Domenico LO GIUDICE (figlio del capo-cosca LO GIUDICE Giuseppe cl.‘39, fratello di LO GIUDICE Antonino e LO GIUDICE Luciano, attualmente in stato di detenzione per il reato di cui all’art. 416 bis c.p.) avente ad oggetto – tra l’altro – il commercio all’ingrosso di prodotti alimentari e cartone;

con riferimento alla cosca CONDELLO:

con la Antichi Sapori Mediterranei di ROMEO Filippo & C. S.a.s., di cui risulta socio accomandante TEGANO Bruno Antonio, cognato del latitante CONDELLO Domenico (alias “U PACCIU”), avente ad oggetto la produzione di pasta fresca;

con riferimento alla cosca ROSMINI:12.con la CARTARUGA S.r.l., riconducibile a ROSMINI Francesco (già detenuto per il reato di cui all’art. 416 bis c.p.) e ROSMINI Luana, avente ad oggetto la commercializzazione all’ingrosso e al dettaglio di carta, cartone, prodotti per l’imballaggio, buste in plastica e non in plastica a perdere, sacchetti per nettezza urbana e tutti i prodotti affini e complementari;

con riferimento alla cosca LABATE:13.con la ditta di LABATE Pasquale, cugino di più noti LABATE Pietro, LABATE Santo, LABATE Antonino e LABATE Michele, avente ad oggetto la commercializzazione di bestiame.

In tal modo, il SURACI ha garantito ad un ampio numero di operatori economici – contigui o intranei a sodalizi ‘ndranghetistici – la possibilità di partecipare alla fornitura dei supermercati a marchio SMA, di proprietà della SGS GROUP S.r.l..

Vicenda emblematica, che attesta l’interessamento delle cosche di ‘ndrangheta al settore economico della grande distribuzione alimentare, è quella della “VALLY CALABRIA S.r.l.”.

Si tratta di una società che ha gestito, per qualche tempo, una pluralità di supermercati, sino alla bancarotta fraudolenta della stessa, nel frattempo passata formalmente dai reali gestori e, quindi, responsabili del fallimento, alla classica “testa di legno”.

In tale contesto, il SURACI Dominique, prima ha fatto parte della ‘cordata’ di imprenditori coinvolti nella società in questione e, successivamente, è subentrato agli stessi pressoché interamente – in relazione alla gestione dei supermercati già di proprietà della nominata “VALLY CALABRIA S.r.l.” – attraverso società a lui direttamente (seppure non formalmente) riconducibili, attraverso la cui gestione ha permesso l’infiltrazione di una pluralità di ditte e/o società riconducibili a sodalizi criminali, in primo luogo ai TEGANO – DE STEFANO, nell’attività economica attraverso la fornitura della più diversa tipologia i prodotti.

Il SURACI ha costantemente partecipato alle società che, a partire dalla VALLY Calabria, hanno gestito gli stessi punti vendita nella città di Reggio Calabria.

Il predetto è stato, infatti, amministratore delegato della VALLY Calabria dal 22.12.1999 al 28.05.2001; quindi – attraverso la società denominata GESTIM S.r.l. – ha continuato a gestire gli stessi punti vendita, attraverso il controllo della società denominata MODIS e, infine, attraverso la costituzione della SDS HOLDING e l’intestazione fittizia di quote a persone a lui riconducibili (Saloua SENIA e Vincenzo FERRIGNO), ha continuato a gestire i medesimi punti vendita attraverso il controllo della SGS GROUP S.r.l. prima e la SALDO S.r.l. poi.

Le indagini espletate nell’ambito del presente procedimento hanno riguardato, altresì, l’arco temporale in cui si sono svolte le consultazioni comunali del 2007, consentendo di rilevare le illiceità consumatesi nel corso della campagna elettorale svolta a sostegno del consigliere SURACI Domenico Giovanni, all’epoca collocato in seno alla lista civica “Alleanza per Scopelliti”.

In particolare, si è avuto modo di rilevare l’appoggio garantito da una pluralità di soggetti, tutti riconducibili ad ambienti criminali, alla candidatura del SURACI.

In questo modo, il ‘cartello’ elettorale abilmente creato da SURACI raggiungeva il suo scopo; infatti, non solo SURACI veniva eletto ma risultava il candidato più votato della propria lista, inserita nella coalizione vincente, con 1205 voti, secondo solo a BILARDI che ne totalizzava 1524.

Il successo elettorale raggiunto ha permesso a SURACI la successiva nomina alla carica di assessore, sia pure per pochissimi giorni, ma soprattutto quella di Presidente della II Commissione Consiliare Permanente “Programmazione e servizi generali”.

Le indagini hanno accertato che il SURACI era riuscito a raggiungere un risultato così ragguardevole attraverso:

la creazione di “clientele”, strumentalizzando enti para-pubblici quali la MULTISERVIZI, attraverso gli strettissimi legami vantati nei vertici dell’anzidetta società; l’attività tecnica espletata, infatti, dimostra in modo inequivocabile l’importante apporto elettorale garantito da RECHICHI Giuseppe, proprio in virtù del ruolo ricoperto dallo stesso in seno alla citata municipalizzata, sfruttata per accrescere il consenso elettorale di SURACI, sia attraverso le assunzioni in seno alla stessa, sia riguardo ai lavori espletati con gli uomini e mezzi dell’anzidetta società; proprio alcuni giorni prima delle elezioni, in data 15 maggio 2007, venivano effettuate delle assunzioni, con cui si poneva fine al processo di stabilizzazione per ben n. 131 lavoratori della MULTISERVIZI;

la strumentalizzazione a fini elettorali della propria attività commerciale ed in particolare delle opportunità di lavoro derivanti dalla stessa, offerte in maniera pretestuosa, al solo scopo di sfruttarne cinicamente il ritorno elettorale, salvo poi farle venir meno a risultato ottenuto, nel più totale sprezzo dell’interesse individuale dei lavoratori;

ricercando ed ottenendo il sostegno elettorale degli stessi fornitori e degli ambienti di cui gli stessi sono espressione, talvolta garantendo espressamente la più sollecita evasione dei crediti vantati dalle ditte e/o società a loro riconducibili; si tratta di elementi particolarmente importanti perché testimoniano il rapporto di reciproco interesse tra l’imprenditore-politico da un lato e l’imprenditore-mafioso dall’altro.

Ulteriore episodio sintomatico della spregiudicatezza di SURACI nell’accaparramento del maggior numero di consensi elettorali, è l’accordo che quest’ultimo ha stretto con RIGGIO Costanza Ada, interessandosi per agevolare il superamento di un esame scolastico da parte di alcuni studenti segnalati da quest’ultima.

La seconda misura cautelare riguarda l’operazione ASSENZIO, condotta dal Centro Operativo della D.I.A. di Reggio Calabria e coordinata, per la Direzione Distrettuale Antimafia, dal Procuratore Aggiunto dott. Ottavio Sferlazza e dal dott. Stefano Musolino.

La D.I.A. ha svolto una specifica attività investigativa, volta a far luce su una serie di reati posti in essere da un’organizzazione malavitosa, radicata nel centro della città di Reggio Calabria e capeggiata dal nominato SURACI Domenico Giovanni, con proiezioni in Lombardia, Puglia ed Abruzzo.

Il citato SURACI, infatti, è riuscito ad inserirsi – con successo – nel settore commerciale della grande distribuzione reggina, operando in maniera spregiudicata, commettendo, unitamente agli altri indagati, i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello stato, false attestazioni, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, grazie ai quali si è potuto imporre nella gestione di catene di supermercati nel panorama provinciale ottenendo, peraltro, con la condotta illecita perpetrata, cospicue disponibilità finanziarie.

In particolare, l’attività investigativa ha riguardato alcune vicende economico – finanziarie che hanno visto protagonista il SURACI Domenico Giovanni sin dal 1999.

Punto di partenza della presente indagine, infatti, sono state le vicende relative al fallimento della citata “VALLY CALABRIA S.r.l.”, oltre ad una serie di truffe in danno dello Stato, con artifici collegati allo sfruttamento di disposizioni normative dirette a consentire lo sviluppo dell’imprenditoria nel Meridione, mediante l’agevolazione connessa ai crediti d’imposta, piegate sino al punto da divenire fonte di danno per l’Erario stesso.

L’attività investigativa, poi, è stata rivolta all’evidenziare alcune peculiari vicende commerciali di cui è risultata protagonista la “S.G.S. Group S.r.l.”, società di cui SURACI è stato il gestore di fatto per lungo tempo.

L’indagine si è sviluppata incrociando i dati emersi dell’attività intercettiva con le numerose acquisizioni documentali, inerenti le vicende delle diverse compagini sociali che hanno visto interessato SURACI, che hanno offerto, nel corso del tempo, la dinamica dei suoi affari.

In tale contesto, attesa l’esistenza di pregresse attività investigative svolte dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria – di cui parte connesse ad intercettazioni telefoniche svolte sin dal 2000 e, da ultimo, approfondimenti che hanno portato al sequestro, nello scorso maggio 2012, del noto ritrovo “Cordon Bleu” – venivano delegati al G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza puntuali accertamenti economico-patrimoniali, tesi a meglio qualificare il complicato intreccio economico relazionale facente capo al SURACI Dominique, alla compagna SENIA Saloua ed ai vari familiari dei medesimi, tutti strumentalmente utilizzati per schermare il mondo economico-imprenditoriale al medesimo facente capo.

A tal proposito, si evidenzia come le Fiamme Gialle reggine avessero già apposto i sigilli con riguardo al patrimonio delle società intestate a Gaetano Tomasello e alla moglie Brunella Fortunata Latella, nel cui contesto sono stati parimenti indagati, oltre ai coniugi Tomasello, la sorella della donna, Maria Rosaria Latella, Carmelo Salvatore Panzera, Damiano Viglianisi e la citata Senia Saloua, per bancarotta impropria, false fatturazioni ed estorsione; nel merito, sono stati sottoposti a sequestro beni mobili e immobili e le società “GSC S.r.l.”, “Doc market S.r.l.”, “Gabrem immobiliare” e “Gesi group S.r.l”, quest’ultima riconducibile proprio alla SENIA Saloua.

Nell’ambito dell’odierna operazione, di contro, è stato ampliato lo spettro investigativo, estendendo gli accertamenti a tutti i soggetti a qualsiasi titolo risultati collegati – direttamente e/o indirettamente – al SURACI Dominique, disvelando l’esistenza di numerose persone giuridiche, variamente operanti nel settore della distribuzione alimentare, immobiliare, noleggio veicoli, scommesse e lotterie – implicate nell’illecito disegno criminoso.

Più in particolare, al fine di eludere eventuali provvedimenti cautelari reali, il SURACI Dominique ha, nel tempo, sfruttato i propri familiari – gli ex suoceri, i figli minori e la compagna (protagonista di un incredibile ascesa imprenditoriale a Reggio Calabria, da commessa a dirigente d’azienda) ovvero fidati prestanome – per ripetutamente intestare ai medesimi importanti strutture imprenditoriali.

Parimenti, è stato registrato lo strumentale utilizzo di fiduciarie e trust, sempre intestati ai medesimi soggetti, con uguale finalità.

Si riporta, di seguito, l’elenco dei beni mobili, immobili e persone giuridiche, destinatarie del decreto di sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nella persona del dott. Stefano Musolino:

quote sociali e patrimonio aziendale della “FAST GROUP S.r.l.”, recante Partita Iva 02567530809, con sede a Reggio Calabria, via Treviso bassa n. 10, esercente l’attività di “Locazione immobiliare di beni propri o in leasing”;quote sociali e patrimonio aziendale della “SALDO S.r.l.”, recante Partita Iva 02569980804, con sede a Reggio Calabria, via Treviso bassa nr. 10, esercente l’attività di “Commercio al dettaglio in esercizi non specializzati con prevalenza di prodotti alimentari e bevande” – comprensivo di n. 4 autovetture e n. 1 imbarcazione da diporto, modello PREDATOR 82, denominata “EASY”, iscritta nel registro delle imbarcazioni da diporto tenuto presso la Capitaneria di Porto di Roma, della lunghezza di metri 24;quote sociali e patrimonio aziendale della “GE.S.I. GROUP S.r.l.”, recante Partita Iva 02689970800, con sede a Reggio Calabria, via Treviso Bassa n. 10, allo stato in amministrazione giudiziaria dal 23.5.2012, esercente l’attività di “supermercati”; quote sociali e patrimonio aziendale della “FAST GAMES S.r.l.”, recante Partita Iva 02592760801, con sede a Reggio Calabria, Piazzale della Libertà n. 170, esercente l’attività di “altre attività connesse con le lotterie e le scommesse”, partecipata al 75% dalla sopra citata FAST GROUP S.r.l.; quote sociali e patrimonio aziendale della “SAMIRO S.r.l.”, recante Partita Iva 02096500802, con sede a Reggio Calabria, Viale Libertà nr. 170, esercente l’attività di “Raccolta ed accettazione delle scommesse”, capitale sociale detenuto dalla “FAST GAMES S.r.l.”, a sua volta appartenente alla “FAST GROUP S.r.l.”;quote sociali e patrimonio aziendale della “TIERRE S.r.l.”, recante Partita Iva 01404260802, con sede a Reggio Calabria, via Santa Caterina D’Alessandria nr. 138, esercente l’attività di “Locazione immobiliare di beni propri o in leasing”, allo stato in liquidazione volontaria, capitale sociale attualmente detenuto dalla “S.G.A. IMMOBILIARE S.r.l.” – nel relativo patrimonio aziendale rientrano n. 2 immobili; quote sociali e patrimonio aziendale della “S.G.A. IMMOBILIARE S.r.l.”, recante Partita Iva 05065660960, con sede legale a Milano, Corso di Porta Ticinese n. 3, esercente l’attività di “Locazione immobiliare di beni propri o in leasing” – in liquidazione volontaria dal 5.4.2012; quote sociali e patrimonio aziendale della “IMMOBILIARE SAN GIORGIO S.r.l.”, recante Partita Iva 02549870802, con sede legale a Reggio Calabria, via San Giorgio Exstra n. 25, esercente l’attività di “Locazione immobiliare di beni propri o in leasing”, partecipata, tra gli altri, dai TRUST SARAH I, SARAH II e SIMONE I, che hanno per beneficiari, rispettivamente, SURACI Sarah e SURACI Simone – nel relativo patrimonio aziendale rientrano, tra l’altro, terreni urbani per circa 20.000 mq e n. 3 fabbricati;quote sociali e patrimonio aziendale della “EUROSERVICE S.r.l.”, recante Partita Iva 02062740804, con sede a Reggio Calabria, via Nazionale Pentimele nr. 186, attualmente interamente riconducibile ad un ex dipendente della coppia SURACI/SENIA;quote sociali e patrimonio aziendale della “S.D.S. HOLDING S.r.l.”, recante Partita Iva 02350520801, con sede a Reggio Calabria, via Treviso Bassa nr. 10, esercente l’attività di “Noleggio di autovetture ed autoveicoli leggeri”;quote sociali e patrimonio aziendale della “SGS GROUP S.r.l.”, recante Partita Iva 02351090804, con sede a Reggio Calabria, via Treviso Bassa nr. 10, esercente l’attività di “Minimercati e altri esercizi non specializzati di alimentari” – – nel relativo patrimonio aziendale rientrano, tra l’altro, n. 3 veicoli commerciali e n. 2 autoveicoli, tra cui una Porche Cayman;quote sociali e patrimonio aziendale della “SUPERMERCATI DUECI S.r.l.”, recante Partita Iva 01337270803, con sede a Reggio Calabria, via Sbarre Superiori nr. 46, esercente l’attività di “Commercio al dettaglio di supermercati”;quote sociali e patrimonio aziendale della “STUDIO ARREDO S.p.A.”, recante Partita Iva 00237240684, con sede a Pescara, via A. Vespucci nr. 61, esercente l’attività di “Fabbricazione di mobili non metallici per uffici, negozi”;quote sociali e patrimonio aziendale della “SUD ARREDAMENTI S.r.l.”, recante Partita Iva 05590630728, con sede a Corato (BA) in via SS 98 Km 50,750, esercente l’attività di “Fabbricazione di mobili non metallici per uffici, negozi”;Ditta individuale Antico Mulino Di CALAFIORE Francesca, recante Partita Iva 02375230808, con sede a Reggio Calabria  via Casa Savoia 194, frazione Gallico, esercente l’attività di “produzione di prodotti di panetteria”;TRUST SARAH, recante Partita Iva 92073680800, con sede a Reggio Calabria, via Cardinale Portanova Dir. Rausei nr. 86, intestato alla beneficiaria SURACI Sarah;TRUST SARAH I, recante Partita Iva 92062390809, con sede a Reggio Calabria, via Cardinale Portanova Dir. Rausei, intestato alla beneficiaria SURACI Sarah;TRUST SARAH II, recante Partita Iva 92062380800, con sede a Reggio Calabria, via Palmi nr. 15, intestato alla beneficiaria SURACI Sarah;TRUST SIMONE, recante Partita Iva 92079600802, con sede a Reggio Calabria, via Caulonia nr. 8/A, intestato al beneficiario SURACI Simone;TRUST SIMONE I, recante Partita Iva 92079710809, con sede a Reggio Calabria, via Palmi nr. 15, intestato al beneficiario SURACI Simone;appartamento sito a Reggio Calabria in Via Santa Caterina nr.8/D, di proprietà di SENIA Saloua;area urbana posta al pianterreno della superficie di metri quadrati 381, sito a Reggio Calabria in via Santa Caterina 138, intestata alla sedicenne SURACI Sarah;appartamento posto al primo piano, sito a Reggio Calabria in via Santa Caterina 138, e relativo garage e lastrico solare, intestato alla sedicenne SURACI Sarah; area urbana posta al pianterreno di un maggior fabbricato, sito a Reggio Calabria in via Argine Destro Annunziata della superficie di metri quadrati 82, intestata alla sedicenne SURACI Sarah,

per un valore di stima pari a oltre € 122.000.000,00.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Reggio Calabria, 31 luglio 2012.