Locri, un arresto per sfruttamento della prostituzione
I Carabinieri della Stazione di Siderno hanno notificato un’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal GIP presso il Tribunale di Locri, a MACRÌ Giovanni, 57enne del posto, in quanto ritenuto responsabile di concorso in favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
Come si ricorderà, il MACRÌ era stato coinvolto nell’ambito dell’operazione “Stazioni a Luci Rosse” svolta alle prime luci dell’alba del 14 dicembre 2016, tra i comuni di Siderno, Locri e Bovalino quando i Carabinieri del Gruppo di Locri hanno dato esecuzione a un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale cittadino, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di 4 persone, ritenute responsabili a vario titolo di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. Lo stesso, infatti, è stato indagato poiché gravemente indiziato di aver favorito la prostituzione di svariate donne straniere in quanto, essendo presente nei paraggi della zona ove le prostitute esercitavano il meretricio, era pronto ad intervenire in caso di problemi tra le stesse prostitute ed i clienti, accompagnando talvolta le donne, con la propria autovettura, sul “luogo di lavoro”.
Il MACRÌ, il 19.1. u.s., era stato scarcerato a seguito di un provvedimento del Tribunale della Libertà di Reggio Calabria contro il quale la Procura di Locri ha proposto ricorso al GIP del Tribunale cittadino che, concordando pienamente con le risultanze investigative, ha emesso un nuovo provvedimento restrittivo a carico del MACRÌ.