L’ex magistrato Boemi querela Giuseppina Pesce
8 agosto – L’ex magistrato Salvo Boemi, gia’ procuratore aggiunto della Dda di Reggio Calabria, ha presentato alla Procura della Repubblica di Palmi una querela contro la pentita di ‘ndrangheta Giuseppina Pesce che, nel corso di un’udienza nel processo All Inside che si sta celebrando presso il Tribunale di Palmi, aveva affermato di aver sentito dire nella sua famiglia, ed in particolare dal suocero, che i suoi parenti potevano contare sull’aiuto di Boemi. Ad annunciarlo e’ stato il legale dell’ex magistrato, Salvatore Costantino. ”Non c’e’ dubbio – ha detto l’avv. Costantino – che le pur vaghe dichiarazioni della signora Pesce, rese nel corso di una pubblica udienza davanti al Tribunale di Palmi, abbiano avuto l’obiettiva capacita’ di offendere l’onore, il prestigio, la reputazione e la storia professionale del dott. Boemi. Con la querela si offre una rappresentazione quasi fotografica dell’ azione di contrasto alle organizzazioni mafiose condotta dal dott. Boemi, che racconta di come il nome del magistrato ‘rimbombasse’ nelle case della famiglia Pesce di Rosarno ‘tutte le innumerevoli volte che le sentenze di condanna agli uomini del clan hanno annunciato la fine dell’impunita’ mafiosa o che lo Stato ha iniziato finalmente ad aggredire i loro patrimoni procedendo alla confisca di beni per svariati miliardi”. ”Il dott. Boemi – ha aggiunto il legale – ha vissuto per decenni una condizione di prigioniero, costretto, nello svolgimento della sua funzione, a vivere blindato, sotto scorta, a rinunciare alla bellezza della normalita’ quotidianita’ nel nome di unaCalabria finalmente libera dal dominio mafioso: l’atto che oggi compie e’ la doverosa e coerente testimonianza a difesa della storia professionale e civile di un fedele servitore dello Stato”. (ANSA).