Gioia Tauro, lotta alla pesca sottomisura, sequestro di 10 esemplari di “spadini”
Un’attività di controllo della filiera del pescato condotta nella giornata di ieri dal personale della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di Gioia Tauro ha permesso di accertare e sanzionare il trasporto, finalizzato alla successiva commercializzazione, di prodotti ittici in violazione della vigente normativa in materia di taglia minima consentita per la cattura.
L’attività è stata svolta sul territorio del Comune di Palmi e ha permesso ai militari di operare, in ottemperanza alla normativa vigente in materia, la confisca di 10 esemplari di pesce spada pescato in violazione della normativa in materia di taglia minima di riferimento per la conservazione della specie, del peso complessivo di circa 30 chilogrammi. Al trasportatore è stata elevata una sanzione amministrativa di 10.000 euro, di importo raddoppiato rispetto a quella genericamente prevista per il trasporto di pescato “sotto misura” in quanto la violazione ha avuto ad oggetto esemplari di pesce spada e, quindi, una specie ittica la cui conservazione risulta particolarmente protetta dalla vigente normativa in materia.
Il prodotto ittico confiscato, a seguito di ispezione effettuata dai veterinari dell’ASP 5 di Palmi, è stato giudicato non idoneo al consumo umano per l’impossibilità di verificarne la provenienza ed è stato, quindi, destinato alla distruzione.
L’attività di controllo effettuata si inserisce nella più ampia funzione della Capitaneria di porto – Guardia Costiera di salvaguardia degli stock ittici esistenti, attraverso interventi di repressione degli illeciti e di deterrenza da ulteriori violazioni, anche al fine di sensibilizzare i consumatori – veri e propri “utenti finali” della filiera ittica – all’acquisto “consapevole” del prodotto ittico, pretendendo pescato che, per caratteristiche e provenienza, sia riconducibile alla filiera ufficiale.
Gioia Tauro, 14 novembre 2017