Continua l’interrogatorio alla pentita Giuseppina Pesce.” Votavamo per Pietro Fuda e Gaetano Rao”
26 maggio – La cosca Pesce di Rosarno avrebbe appoggiato i politici Pietro Fuda e Gaetano Rao. Entra la politica nei racconti della giovane collaboratrice di giustizia Giuseppina Pesce che, rispondendo alle domande dei pm Alessandra Cerreti e Giulia Pantano, sta affrontando, dall’inizio della settimana, una serie di deposizioni nel processo “All Inside” all’interno dell’aula bunker del carcere romano di Rebibbia. Secondo la pentita, nelle elezioni comunali di Rosarno, la cosca appoggiava i candidati che promettevano di aiutare il gruppo criminale. I Pesce, inoltre, secondo la pentita, avrebbero assicurato sostegno elettorale a Pietro Fuda (nella foto), ex senatore della Repubblica Italiana, ex presidente della Provincia di Reggio Calabria ed attuale consigliere provinciale, ed all’ex sindaco di Rosarno negli anni ’80 Gaetano Rao, attualmente assessore provinciale.
La ‘ndrangheta vota e farebbe sentire il proprio peso.
I Pesce, a detta della pentita, avevano “il controllo totale delle elezioni comunali, indicando in maniera precisa chi bisognava votare. Mio cugino Francesco (figlio del capo della cosca Antonino, ndr) – ha detto la collaboratrice – accompagnava materialmente fino a dentro il seggio ciascun elettore ed imponeva quali candidati votare”.
“Temo per la mia vita – ha detto la collaboratrice rispondendo alle domande dei pm Cerreti e Pantano – so che mio fratello Francesco non si rassegnerà mai”. Aspetti intimi e umani nelle ultime domande dell’accusa, prima che la parola passasse ai primi avvocati per il controesame della donna.