Confisca di beni tra Gioia Tauro e Reggio per 2 mln
La confisca dei beni riguarda Paolo Schimizzi, di 38 anni, ritenuto esponente della cosca di ‘ndrangheta dei Tegano. Schimizzi e’ accusato di aver collocato e fatto esplodere un ordigno esplosivo all’interno di un bar pasticceria, nel centro di Reggio Calabria. Dalle indagini della Squadra mobile e’ emerso che il movente dell’attentato era da ricondursi al rifiuto da parte del titolare dell’esercizio commerciale di affidare i lavori di ristrutturazione del bar ad una ditta riconducibile a Schimizzi. Il provvedimento di confisca ha interessato un appartamento e due magazzini a Reggio. A Schimizzi e’ stata applicata la misura di prevenzione della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. A Gioia Tauro il provvedimento di sequestro ha come oggetto una villa con piscina di Girolamo Magnoli, di 35 anni, arrestato nell’ottobre scorso perche’ ritenuto a capo di una organizzazione dedita al traffico internazionale di stupefacenti. Magnoli avrebbe procurato la droga in Francia per poi smerciarla in diverse regioni italiane tra cui Sicilia, Lazio, Puglia e Liguria.