Arresto Crocitta.Incastrato da un colloquio in carcere tra Vincenzo e Savino Pesce
Venerdì 11 Gennaio 2013 06:39 – E’ stato un colloquio in carcere tra Vincenzo Pesce e il figlio Savino, appartenenti alla nota famiglia di ‘ndrangheta di Rosarno, a fornire agli inquirenti la certezza che il consulente Roberto Crocitta, arrestato questa mattina dalla Polstato, redigesse perizie favorevoli agli imputati. Il più giovane, parlando al padre, dice di avere dato incarico a un consulente di Palmi di ascoltare le conversazioni del fratello e trascriverle. Poi però si tradisce affermando sottovoce “realmente le ha dette però… realmente le ha dette…”. A questo punto Vincenzo Pesce lo stoppa immediatamente e lo corregge dicendo ”non le ha dette…”; contestualmente sgranando gli occhi e guardando verso l’alto, gli fa capire che potevano esserci microspie. Savino recepisce il messaggio e si corregge subito aggiungendo ad alta voce “però loro non riescono a sentire e mettono tutti incomprensibile…incomprensibile hai capito?… perchè non è vero… quindi…”.